Un convegno organizzato dalla CISL in ricordo di Franco Marini, sindacalista abruzzese profondamente legato alla sua terra, cioè San Pio delle Camere.
“Quando si parla di Franco Marini- afferma Luigi Sbarra, segretario nazionale della CISL- si parla di una figura straordinaria della storia della CISL e del sindacalismo confederale italiano, delle istituzioni democratiche. Il suo impegno a favore delle lavoratrici e dei lavoratori, il senso delle istituzioni, ne fa una figura imprescindibile per la vita democratica del nostro Paese e per il popolarismo. lui credeva molto nei giovani, nella militanza, nella partecipazione sociale e politica.”
“Un grande faro che ci può aiutare anche a vivere questa tormentata stagione di grande difficoltà” così il segretario nazionale della CISL definisce la figura di Franco Marini.
“Marini lascia un'importante eredità cioè quella che la democrazia è un cammino difficile che ha bisogno di mediazione, di composizione degli interessi, dei punti di vista, delle opinioni sapendo che la pubblica opinione è una grande risorsa della democrazia- aggiunge Luciano D’Alfonso del Partito Democratico- Non ha mai creduto alle semplificazioni, non ha mai partecipato all’ esplosione della cultura populista, individualista, sovranista, è una persona che ha avuto responsabilità di rilievo nelle istituzioni, quelle di garanzia, ma soprattutto è stato e resta un sindacalista che ha saputo coltivare la dimensione dell'ascolto e del confronto e della promozione della democrazia sindacalista.”
Franco Marini è stato un sindacalista, un politico ma anche soprattutto un padre, così suo figlio Davide lo ricorda durante il convegno: “Mio padre è la cultura del lavoro, la cultura dell'organizzazione, la cultura del territorio, la presenza in Abruzzo è un fattore fondamentale, infatti lui è sempre stato vicino a queste terre sia quando ha fatto il sindacato, sia quando ha seguito la carriera politica, e poi fino a quando ci ha lasciati”