A pochi giorni dalla Perdonanza Celestiniana, il comune dell’Aquila ha deciso di chiudere al pubblico la Basilica di Collemaggio per motivi di sicurezza. A seguito di uno studio condotto dall’Università dell’Aquila e dal Politecnico di Milano - i cui risultati sono stati presentati e illustrati dal sindaco Cialente - è emerso infatti che, qualora ci fosse una nuova scossa di terremoto, anche di lieve entità, l’edificio religioso potrebbe risultare insicuro. Di qui la scelta del Comune di interdire l’ingresso a fedeli, pellegrini e turisti già a partire da domani.
La notizia, che si è subito diffusa in città grazie al passaparola e soprattutto al tam tam scatenatosi sui social network, è destinata a far discutere. Dopo il terremoto del 2009, che aveva fatto crollare la volta della parte terminale della navata centrale e aveva danneggiato anche il mausoleo di Celestino V, la basilica era stata riaperta al pubblico e al culto la notte di Natale di 4 anni fa.
I lavori di messa in sicurezza avevano interessato le colonne della navata centrale e parte delle mura portanti, che erano state fasciate e ingabbiate con dei puntellamenti. A copertura del buco apertosi con il crollo della volta, invece, era stata sistemata una struttura provvisoria in ferro.
Questi interventi avevano consentito alla chiesa di tornare a ospitare di nuovo messe, cerimonie, matrimoni, concerti, visite turistiche ma, soprattutto, le edizioni del giubileo celestiniano, un evento al quale ogni anno partecipano, come è noto, migliaia di persone. Così come migliaia erano i fedeli che, qualche settimana fa, hanno presenziato alla cerimonia di insediamento del nuovo arcivescovo dell’Aquila Giuseppe Petrocchi.
Sono molti, ora, gli aquilani che si chiedono come mai la presa di coscienza della scarsa sicurezza dell’edificio sia stata così tardiva. Cialente, tuttavia, ha precisato che “la struttura è sostanzialmente sicura, ma non possiamo permetterci alcun rischio”. Il primo cittadino ha anche confermato l’approvazione, da parte della sua Giunta, della variazione di bilancio che consentirà al comune dell’Aquila di spendere i soldi stanziati dall’ENI per il restauro della Basilica e la riqualificazione del Parco del Sole. La decisione dell’amministrazione darà piena attuazione al protocollo d’intesa firmato, esattamente un anno fa, dal sindaco e dall’amministratore delegato della società, Paolo Scaroni. Proprio Scaroni sarà di nuovo all’Aquila il 29 agosto per l’ufficialità.
Il finanziamento garantito dal colosso del cane a sei zampe è di 14 milioni di euro, così ripartiti: 12 milioni per il restauro e la messa in sicurezza della chiesa e 2 milioni per la sistemazione del parco. Fine lavori previsto per la fine del 2016, anche se, per quanto riguarda il Parco del Sole, il comune confida di terminare tutti gli interventi in tempi più brevi.