Lunedì, 15 Marzo 2021 20:23

Patenti e revisioni auto in scadenza, 10 mesi in più per mettersi in regola

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Nuova proroga per il rinnovo della patente e per la revisione dell'auto.

La decisione arriva dalla Commissione europea che, in un regolamento entrato in vigore il 6 marzo, vista l'emergenza Covid, ha concesso altri 10 mesi per mettersi in regola.

PATENTI SCADUTE E DA RINNOVARE

Per circolare in Italia, le patenti di guida italiane con scadenza tra il 31 gennaio 2020 e il 29 settembre 2020 sono valide fino al 29 luglio 2021 (novantesimo giorno successivo alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza sanitaria, attualmente fissata al 30 aprile 2021); quelle scadute tra il 30 settembre 2020 e il 30 giugno 2021 sono valide fino a 10 mesi dopo la scadenza normale.

Per circolare negli altri Paesi membri dell’Ue, le patenti di guida rilasciate in Italia, con scadenza tra il 1 febbraio 2020 e il 31 maggio 2020, sono valide fino a 13 mesi dopo la scadenza normale; quelle con scadenza tra il 1 giugno 2020 e il 31 agosto 2020 sono valide fino al 1 luglio 2021; quelle in scadenza tra il 1 settembre 2020 e il 30 giugno 2021 sono valide fino 10 mesi dopo la scadenza normale. Proroga di 10 mesi anche per il rinnovo della Carta di qualificazione del conducente (Cqc) e dei certificati di abilitazione professionale (Cap) per gli autisti professionisti.

Il rinvio interessa i documenti che sono scaduti o in scadenza tra il 10 settembre 2020 e il 30 giugno 2021. Quanto agli autisti di mezzi pesanti o comunque professionisti, Cqc (Carta di qualificazione del conducente) e Cap (certificati di abilitazione professionale) che sarebbero scaduti o scadrebbero nel periodo tra il 1 settembre 2020 e il 30 giugno 2021 si considerano prorogati per 10 mesi.

REVISIONI

I veicoli immatricolati in Italia di categoria M (es. auto, autobus, autocaravan), N (es. camion, autoarticolati) e O3-O4 (rimorchi di massa maggiore di 3,5 t.) con revisione scaduta ad agosto 2020 possono circolare fino al 31 marzo 2021; quelli con revisione scaduta o che scadrà tra settembre 2020 e giugno 2021 possono circolare fino a 10 mesi dopo la scadenza normale.

Per i veicoli immatricolati in Italia di categoria L (es. moto, ciclomotori, minicar) e O1-O2 (rimorchi di massa inferiore a 3,5 t.) non ci sono proroghe applicabili, perché quelle previste dalle precedenti norme nazionali sono scadute. Con il nuovo regolamento europeo, sono stati quindi riempiti dei periodi lasciati scoperti dalle precedenti proroghe.

C’era, infatti, un problema con le revisioni che avevano la scadenza nei mesi di gennaio e di febbraio scorsi: nessun provvedimento aveva previsto un rinvio e, quindi, chi è stato fermato per strada per un controllo e non aveva fatto il controllo obbligatorio dell’auto ha preso la multa (che va dai 173 a 346 euro), si è visto sospendere dalla circolazione il proprio veicolo o, peggio, ha ricevuto un fermo amministrativo se l’accertamento è avvenuto in autostrada (provvedimenti che in diversi casi sono ancora attivi). Inoltre, chi è stato trovato al volante di un’auto sospesa dalla circolazione ha pagato la sanzione di circa 2 mila euro oppure se l'è vista sequestrare se recidivo.

Bisognerà chiarire, a questo punto, quali diritti avranno gli automobilisti sanzionati, ora che la Commissione europea ha approvato la proroga delle revisioni scadute anche in quei due mesi di gennaio e di febbraio. Qualcuno (il ministero dell’Interno, la Motorizzazione civile) dovrà far sapere se sarà possibile o meno chiedere un rimborso.

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