Venerdì, 16 Aprile 2021 09:31

Nuova viabilità L'Aquila Ovest, si allarga il fronte della protesta

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Si fa sempre più ampio il fronte dei commercianti critici nei confronti del nuovo anello stradale realizzato nei pressi del casello dell’Aquila Ovest, che ha cambiato radicalmente la viabilità di una delle zone più nevralgiche della.

Come ha raccontato NewsTown, gli esercenti della statale 17 lamentano un calo tangibile di clienti e fatturato (con punte anche del 50%), dovuto al fatto che le loro attività sono diventate difficilmente raggiungibili, e un peggioramento della sicurezza della strada, divenuta un’arteria a scorrimento veloce.

Ma le stesse perplessità e le stesse preoccupazioni sono condivise anche da chi lavora, e abita, dall’altro lato, sulla statale 80, di fronte la caserma Campomizzi, tra l’hotel My Suite e l’imbocco dell’autostrada. Lembo di terra dove, tra l’altro, sorge anche un musp sede di una scuola elementare.

“La situazione è tragica” dice Eleonora Germani, proprietaria di una cartoleria “Sabato scorso non abbiamo battuto nemmeno uno scontrino e anche questa settimana si sono visti pochi clienti perché la maggior parte delle persone trova difficoltoso fermarsi e va altrove. Ma non ne facciamo solo un discorso economico. La nuova viabilità è pericolosa per gli automobilisti e soprattutto per i pedoni, in primis i bambini che frequentano la scuola. Le auto corrono, nessuno rispetta i limiti di velocità. C’è ancora chi continua a imboccare la statale contromano. In questi giorni le pattuglie dei vigili urbani che hanno continuamente presidiato la zona hanno fatto da deterrente ma non potranno rimanere qui per sempre. Il problema della sicurezza lo viviamo specialmente di notte, perché l’illuminazione che c’è è scarsa e le auto vanno ancora più veloci”.

Insieme ad altri commercianti e anche ad alcuni residenti, Eleonora ha promosso una raccolta firme che è già arrivata a contare una sessantina di sottoscrizioni. “Chiediamo al Comune di fare degli interventi per aumentare anzitutto la sicurezza di automobilisti e pedoni, magari mettendo dei dossi o dei semafori pedonali a chiamata”.

“Visto che ormai l’intervento è definitivo e non si può tornare indietro, all’amministrazione comunale domandiamo anche che le nostre attività opportunamente vengano tutelate” chiosa Antonio Carapezza, titolare di una pizzeria/rosticceria “I nostri clienti si sono lamentati, è diventato complicato anche fare le consegne a domicilio, che in questo momento è l’unica cosa che possiamo fare. Servirebbero delle insegne verticali che segnalino meglio la presenza di tutte le attività e a farsi carico dell’installazione dovrebbe essere il Comune”. Tra i residenti, c’è chi è fiducioso che, a lungo andare, e una volta che i lavori saranno terminati (il cantiere non è ancora stato chiuso), le cose miglioreranno e chi, invece, teme che le case e i palazzi della zona diventino una sorta di “monumento” al centro del nuovo anello, soffocati e strozzati dal traffico.

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