Venerdì, 04 Febbraio 2022 11:56

Gran Sasso Acqua, il direttore tecnico Balducci è arrivato a fine mandato. Non c'è ancora il nuovo bando: ipotesi di un contratto di consulenza fino a fine settembre

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Il direttore tecnico della Gran Sasso Acqua, Armando Balducci, è arrivato a scadenza dell'incarico: i tre anni di mandato si concluderanno il prossimo 7 febbraio.

Ricorderete che Balducci aveva preso servizio nel febbraio 2019 subentrando ad Aurelio Melaragni. Una nomina, la sua, che aveva fatto molto discutere: l'Ente d'ambito infatti, forte di un pronunciamento della Cassazione, aveva contestato che si fosse preferito un architetto ad un ingegnere. L'Ersi aveva fornito un parere piuttosto chiaro, in questo senso: "Che gli architetti abbiano minori competenze rispetto agli ingegneri nell’ambito specifico delle infrastrutture idrauliche è stato di recente chiarito da una recente sentenza della Corte di Cassazione: gli architetti non hanno competenze sulle opere idrauliche, solo gli ingegneri possono progettarle", era stato messo nero su bianco. "Nel consegue che nell’ambito della progettazione, manutenzione, e gestione delle infrastrutture idriche, che rientrano nei compiti assegnati ai direttori tecnici, gli architetti hanno minori competenze e incontrano maggiori limitazioni. Dal curriculum del selezionato utilizzato per la comparazione con altri candidati non si evincono specifiche esperienze nella gestione del servizio idrico integrato", aveva aggiunto l'Ersi; "ne consegue che sarà necessario, rispetto ad altri candidati muniti di tali requisiti, un periodo più lungo di formazione e di affiancamento che non ne fa la scelta migliore in termini di efficacia, efficienza ed economicità".

Tra l'altro, a molti non era piaciuto che il bando per la selezione fosse stato modificato: il primo avviso prevedeva, infatti, un’età massima di 55 anni, un voto di laurea minimo di 105/110 ed era solo per ingegneri.

Sta di fatto che Balducci prese regolarmente servizio; in questi anni, si è occupato della ricostruzione dei sottoservizi dei comuni gestiti dalla Gran Sasso Acqua, che ricadono tutti all'interno del cratere sisma 2009, della progettazione e realizzazione di una serie di infrastrutture afferenti il servizio idrico integrato, oltre che di progetti compresi all'interno del Pnrr. Ora, arriva a scadenza di mandato: tuttavia, la GSA non ha ancora pubblicato un bando per individuare il successore.

E dunque? A quanto appreso dalla redazione, la governance della società - nelle more - avrebbe deciso di stipulare con Balducci un contratto di prestazione professionale di tipo intellettuale, ex articolo 2229 C.C.

A farla semplice: in attesa del bando, l'incarico di direttore tecnico dovrebbe essere conferito ad interim ad un quadro aziendale e, contestualmente, si dovrebbe sottoscrivere il contratto di consulenza con l'architetto romano per guidare, di fatto, la fase di transizione; il contratto dovrebbe avere durata di 8 mesi (scadenza il 30 settembre 2022) per un corrispettivo omnicomprensivo, al netto dell'Iva e dei contributi dovuti alla cassa professionale ed al lordo delle ritenute erariali, di 58mila euro. Non solo: a Balducci dovrebbe essere messa a disposizione un'autovettura aziendale per recarsi in sede.

Ora, la procedura appare irrituale: infatti, era un fatto noto che il direttore tecnico andasse a scadenza a febbraio e sarebbe stato lecito attendersi, dunque, che il bando per individuare il successore fosse pubblicato per tempo così da evitare 'vuoti' di potere. Non è andata così.

Il contratto di prestazione professionale sarebbe in queste ore al vaglio del Consiglio d'amministrazione della Gran Sasso Acqua spa. 

 

 

 

 

Ultima modifica il Venerdì, 25 Febbraio 2022 12:13

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