Sabato, 20 Settembre 2014 12:58

Apprendere la musica sin da bebè: subito laboratori e poi una scuola a L'Aquila

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La musica per la prima infanzia torna a L'Aquila, sta volta per restare. Per tutta la settimana infatti, a partire da lunedì 22 presso il conservatorio A. Casella si terrà il corso di formazione "Crescendo...in musica" con laboratori dedicati a bambini da 0 a 5 anni (divisi per fasce d'eta e per cui sono ancora aperte le iscrizioni).

Per l'occasione tornerà all'Aquila, dopo averla vistitata già nel 2013, anche il Maestro Paolo Lameiro, docente e Direttore della SAMP, Sociedade Artistica Musical dos Pousos (Portogallo), figura di riferimento internazionale per la formazione e produzione di musica per i neonati nonché inventore dei concertos para bebes.

Lameiro applica la teoria di Edwin Gordon, di cui è stato diretto allievo, che si fonda sul presupposto che la musica si possa apprendere secondo processi analoghi a quelli del linguaggio. Perciò è importante che questo percorso d'apprendimento inizii proprio durante la primissima infanzia, periodo che si contraddistingue dagli altri per la maggiore capacità di apprendimento. Ciò è importante anche per sviluppare la capacità di saper pensare la musica, l'Audiation.

I workshop verranno tenuti in collaborazione con l'associazione Nati per le note che faranno da mediatori tra il Maestro Lameiro, i bimbi e i loro genitori, e che coglieranno l'occasione per presentarsi alla città.
I due principali animatori della neonata associazione sono Umberto Giancarli e Lucia Ciaambotti, entrambi diplomati al conservatorio di A. Casella di L'Aquila" rispettivamente in viola e in violino. Dal settembre del 2013 fino a marzo 2014 hanno svolto il progetto Worging with music, una sorta di erasmus per conservatori, proprio presso la scuola SAMP a Pousos, presso Leira, studiando direttamente gli insegnamenti del maestro Lameiro.

"Con la nostra associazione - spiega Giancarli - a partire da novembre terremo lezioni di educazione alla musicalità (audiation) anche a L'Aquila, con corsi dedicati a neonati e bambini da 0 a 5 anni divisi in cinque fasce d'eta. Saranno lezioni lezioni di 45 minuti non verbali, in cui comunicheremo senza parole, direttamente con linguaggio musicale anche col tutore del bambino, lavorando per imitazione".

"Si procede - continua il musicista - con una stimolazione al canto, cantando un repertorio ritmico e melodico senza parole, poi con la danza, la sperimentazione di strumenti musicali, accompagnamenti ritmici, e con l'educazione all'emotività. Questo perché ogni nostra lezione è un piccolo spettacolo dai significati emotivi che colpiscono il genitore e poi quell'emozione passa e viene filtrata al bambino".

Un emotività che viene direttamente dal mondo della musica che è un mondo di per sé emotivo, per certi versi pre linguistico, in cui è possibile sconfinare in quella parte del cervello più animalesca che ha che fare con il suono e la sua 'comprensione'.

"Da zero ad un anno 1 anno e mezzo due - specifica sempre Giancarli - c'è una fase di acculturazione in cui il bambino sente e prende tutto quello che maestro e genitori fanno, poi dai due anni ai quattro c'è la fase dell' imitazione da parte del bimbo e poi infine quella dell'improvvisazione dopo la quale il ciclo può dirsi concluso".

Nati nelle note da la possibilità insomma di riservare a chi seguirà i suoi corsi un'educazione alla musica di cui dispongono normalmente solo i bambini che hanno la fortuna di crescere in famiglie di musicisti, con la consapevolezza che "l'apprendimento musicale sviluppato a quell'età con i nostri corsi viene recuperato forse con 10-12 anni di conservatorio".

Non è detto che il bebè che si avvicini alla musica debba diventare un musicista professionista: "Chi vorrà continuare a suonare uno o più strumenti si troverà facilitato perché non avrà problemi di ritmo ed un approccio agli strumenti totalmente libero. Ma per chi non vuole, l'obiettivo dei nostri corsi è anche quello di creare un pubblico alfabetizzato e felice"

Le iscrizioni ai corsi saranno aperte a partire dal 29 settembre, mentre l'inaugurazione ci sarà a fine ottobre nella loro sede di Via Veneto, in centro storico , affianco il teatro comunale.

L'energia,la competenza e la consapevolezza che Umberto Giancarli e la sua compagna Lucia Ciambotti portano con sé, arriva direttamente dal Portogallo. Un'esperienza di studio e di vita importante che li ha fatti crescere velocemente, cambiando probabilmente le loro vite: "Avremmo potuto restare lì a lavorare direttamente col Maestro Lameiro ma abbiamo scelto di tornare per restare qui con tutte le difficoltà che conseguiranno nell'attivare una start-up del genere in questa nostra città così difficile e problematica".
"Abbiamo già alcune richieste da comuni limitrofi come Sulmona, Teramo - conclude Giancarli - speriamo di ottenere lo stesso interesse nella nostra città che amiamo e in cui vorremmo svolgere il grosso del nostro lavoro".

Insomma un'altra di quelle iniziative culturali, attivate grazie a competenze acquisite anche all'estero, che giovani aquilani vogliono mettere a disposizione del territorio con la speranza di poter continuare a vivere nella città in cui sono cresciuti, magari migliorandola. E chissà se tra vent'anni, dopo una generazione nata nelle note, non asisteremo ad un esplosione di musicisti tale da far impallidire i già buoni livelli attuali. 

 

 

 

Ultima modifica il Sabato, 20 Settembre 2014 23:39

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