Sulla strada dell'accordo, siamo ai dettagli.
Nel giorno più buio della gloriosa storia dell'Aquila Rugby, con i neroverdi che non sono scesi in campo per disputare la prima giornata del campionato di Serie A sul verde del 'Tommaso Fattori', il direttore generale Luigi Fabiani - su delega del consiglio d'amministrazione - e il presidente della Polisportiva Vincenzo De Masi hanno raggiunto l'accordo di massima per la definizione del passaggio in prestito all'Aquila Rugby Club di 8 giocatori che consentiranno al sodalizio neroverde di poter scendere in campo per la prossima giornata di campionato, scongiurando la radiazione.
In particolare, è stato definito il passaggio a titolo definitivo dei rugbisti Cialente e Ponzi (per 7.500 euro ciascuno) ed il trasferimento in prestito di Angelini (gratuito, con eventuale acquisto definitivo fissato a 2.400 euro), Troiani (prestito fissato a 1.380 euro, eventuale acquisto a 3.800), Tinari (prestito secco a 2.500 euro), Pupi (prestito secco a 2.500 euro), Sansone (prestito secco a 2mila euro) e Ciaglia (prestito secco a 1.850 euro).
L'Aquila rugby club si è impegnata a erogare le somme risultati - 25.230 euro, ovvero 30.050 - entro la fine della stagione, con una prima rata da 10mila euro fissata al 30 novembre, una seconda da 7.500 entro il 28 febbraio 2018, una terza da 7.730 al 31 maggio 2018 e un ultimo, eventuale, versamento da 4.820 entro il 31 luglio 2018.
"Gli assegni eventualmente avallati saranno emessi non appena si sarà concretizzato il cambio di firma sul conto corrente del club - ha spiegato Fabiani - e, nelle more, potrebbero essere emessi titoli equipollenti a garanzia e non negoziabili da sostituire con quelli della società appena possibile". Sul punto, però, De Masi ha chiarito che la Polisportiva non vuole titoli della società, "considerati i precedenti", piuttosto "titoli personali (assegni) di eventuali garanti"; un segno chiaro di mancanza di fiducia, uno schiaffo all'Aquila Rugby Club che, tuttavia, non dovrebbe condizionare il buon esito dell'accordo.
Fabiani ha assicurato a De Masi che la rosa raggiungerà i 28 atleti, e che ci sono le risorse per la disputa del campionato - "anche grazie all'impegno del sindaco Pierluigi Biondi e delle Istituzioni" - e per il parziale abbattimento dei debiti pregressi. Dunque, ha aperto ad "eventuali sinergie e collaborazioni tra i sodalizi", come auspicato dal primo cittadino cui saranno demandate "organizzazione e tempistica" di un eventuale tavolo di confronto e condivisione. Apertura colta da De Masi che si è detto "favorevole" ad un eventuale accordo.
A questo punto, non resta che attendere le firme.
Si dimette l'amministratore Antonio Di Giandomenico
Intanto, si è dimesso Antonio Di Giandomenico che, per quindici giorni, è stato l'amministratore delegato dell'Aquila Rugby Club. "Non ci sono le condizioni per affrontare un campionato di rugby in serie A" ha sottolineato parlando di disastro finanziario e amministrativo che ha radici profonde.
Ance: "Disponibili a coprire le immediate necessità"
"Siamo disponibili a coprire subito le immediate necessità di avvio del campionato, ma il problema che si va delineando appare molto più complesso".
A dirlo è il Presidente di ANCE l’Aquila Ettore Barattelli che, nelle scorse settimane, si era attivato per radunare un gruppo di imprenditori locali disposti a raccogliere le somme necessarie a salvare la partecipazione al campionato, così come espressamente richiesto dal Sindaco Biondi. "Le imprese iscritte ad ANCE L’Aquila attendono, in queste ore, conferma dal Club dell’esistenza delle condizioni societarie indispensabili a scendere in campo. Vorremmo evitare che il gesto solidaristico dei nostri associati venga inghiottito dal buco dei debiti pregressi, vanificando la reale intenzione degli imprenditori edili di rilanciare la palla alla mitica squadra nero verde".