Si è svolta nel pomeriggio la riunione della Commissione elettorale del Comune dell'Aquila sulla faccenda della scelta degli scrutatori che lavoreranno nei seggi durante la tornata elettorale del 25 maggio. In questi tempi di crisi profonda (delle prospettive e dei redditi) anche un saltuario fine settimana dentro i seggi elettorali è importante, soprattutto per le tasche delle migliaia di giovani che non trovano ancora un'occupazione. Gli scrutatori, per la prossima tornata elettorale, saranno poco meno di 300.
La questione della scelta degli scrutatori ha scatenato in questi giorni alcune polemiche da parte di maggioranza e opposizione. Un paio di giorni fa è stata diffusa una lettera firmata dal sindaco Massimo Cialente e dall'assessore delegato Lelio De Santis, indirizzata ai membri della Commissione. Nella lettera, Sindaco e Assessore chiedono all'organo di non nominare gli scrutatori in base alla "suddivisione dei segnalati tra i diversi consiglieri di tutti i gruppi" - come è ormai triste prassi da anni – ma di scegliere gli scrutatori sorteggiandoli da un elenco scremato nel quale si dà priorità alle "persone non occupate stabilmente, quindi soprattutto giovani e studenti". Già lo scorso anno Cialente aveva chiesto, a mezzo stampa, che venissero riviste le modalità di nomina degli scrutatori. Dello stesso avviso fu il gruppo civico di opposizione Appello per L'Aquila, che anche per le prossime elezioni regionali ed europee ha ribadito la propria posizione: "In occasione delle scorse elezioni politiche di febbraio 2013 abbiamo assistito attoniti alla spartizione tra i gruppi in consiglio comunale delle nomine degli scrutatori necessari nei seggi elettorali – si legge in una nota – circa 250 scrutatori che guadagneranno poche decine di euro che, di questi tempi di incertezza e precarietà, fanno comunque comodo”.
Per ApL il metodo deve cambiare, perché "i cittadini sono ormai nauseati da questi episodi di piccolo clientelismo". Il gruppo di opposizione, infine chiede, come Cialente e De Santis, un sorteggio pubblico per disoccupati e membri di famiglie numerose, suggerendo ai partiti del Sindaco e dell'Assessore (Pd e Idv) di non partecipare "alla squallida spartizione".
Ma da chi è composta la Commissione elettorale? Chi decide il metodo da adottare e la nomina dei consiglieri? Il DPR 223/1967 norma il funzionamento dell'organo. Agli articoli 12 e 14 della legge si esplicita che il Sindaco, non solo è un componente della Commissione, ma presiede la stessa: "Le decisioni sono adottate a maggioranza di voti. In caso di parità prevale il voto del presidente". Cioè, del Sindaco.
All'Aquila, gli altri componenti della Commissione elettorale sono Giuseppe Ludovici (Api) e Sergio Ianni (Pd) per la maggioranza, e Vito Colonna (Prospettiva 2022 – La Destra) per l'opposizione. Nella riunione di oggi erano presenti tutti, compreso l'assessore delegato del Sindaco, Lelio De Santis. L'esponente di Idv (candidato alle prossime regionali) ha presieduto la Commissione stessa, come prevede la legge.
Ma nonostante Cialente e De Santis chiedessero – a mezzo stampa e pur facendo parte della Commissione – il sorteggio e la trasparenza nella scelta degli scrutatori, la proposta non è passata. A rivelarlo a NewsTown è Vito Colonna: "Non si può fare un sorteggio tra studenti e disoccupati – sottolinea il consigliere comunale de La Destra – perché nell'albo degli scrutatori, dal quale devono necessariamente essere fatte le scelte, non è indicata né l'occupazione, né il reddito dell'aspirante scrutatore. Al massimo possiamo scegliere i più giovani, perché è riportata l'età, presumendo che siano studenti o precari. Un indirizzo che sicuramente adotteremo nelle scelte".
Colonna, che smentisce ai nostri microfoni qualsiasi voce sulla presunta "spartizione" degli aspiranti scrutatori, che sarebbero stati segnalati da quasi tutti i consiglieri comunali, evidenzia come per attuare la proposta di Cialente e De Santis debba essere svolto un lavoro a monte: "Il Sindaco dia le indicazioni agli uffici e questi ultimi segnalino chi sono i disoccupati e gli studenti tra gli iscritti all'albo – tuona Colonna – come facciamo a fare un sorteggio tra disoccupati se non sappiamo quali sono? L'uscita del Sindaco è fuori luogo: lui è il presidente della Commissione. E' come se si fosse scritto una lettera da solo, raccomandando una procedura, che però dipende da lui".
Attualmente la legge prevede che i prescelti vengano nominati in base a scelte discrezionali della Commissione, all'interno degli iscritti all'albo comunale. Come evidenzia anche Colonna, è quantomeno curioso che Cialente raccomandi trasparenza a mezzo stampa, trovandosi contemporaneamente nella posizione di presidente della Commissione, e quindi di effettivo e potenziale attore del cambiamento della prassi che egli stesso denuncia.
Ad ogni modo, il Sindaco ha "perso la battaglia" - come esclamò sulla sua pagina Facebook lo scorso anno – per la seconda tornata elettorale consecutiva. A totale svantaggio di una più giusta e trasparente procedura di selezione, che non avrebbe favorito le eventuali clientele dei consiglieri e, soprattutto, che avrebbe dato un piccolo ma importante contributo economico a chi - vittima della crisi - continua a soffrire giorno dopo giorno senza rivolgersi a questo o a quel politico.