Mercoledì, 27 Gennaio 2016 13:51

Masterplan, Imprudente: "L'Ulisse di Lettomanoppello depreda L'Aquila"

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"Il Presidente D’Alfonso con la complicità del Partito Democratico, fa entrare il 'Cavallo di Troia' a L’Aquila. Mentre la polemica locale si accende sul Ponte della Mausonia, il Capoluogo di regione viene depredato dall’Ulisse di Lettomanoppello che, nei fatti e con la complicità di tutti i vertici del suo partito, sposta l’ARAP (azienda regionale attività produttive) a Pescara, disegnando la stessa sorte per la sede della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell'Abruzzo nella città di Chieti".

Lo dichiara il Capogruppo del Gruppo Consiliare 'Noi con Salvini' Emanuele Imprudente che spiega: "Non finisce qui: nel famoso Masterplan c’è solo fumo per il miglioramento delle infrastrutture, l’ammodernamento della rete stradale e il potenziamento di quella ferroviaria. Il bisogno di interventi che legano la 'qualità della montagna abruzzese fino al capoluogo di regione per poi arrivare attraverso L'Aquila-Navelli sulla costa', evidenziato dal presidente D’Alfonso in campagna elettorale, si scontra con le priorità indicate oggi, da lui stesso, al Governo centrale. L’unico interesse del 'presidente di tutti' - sottolinea Imprudente - resta il Capoluogo adriatico che beneficerà, tra gli altri finanziamenti, anche di oltre 28 milioni di euro per l'aeroporto di Pescara e 50 milioni per il Bike to coast".

Non solo. L’Abruzzo interno resta fuori dai fondi per la programmazione legata alla connettività del Corridoio Baltico-Adriatico, incalza il capogruppo di 'Noi con Salvini'. "In parole semplici, il 'Presidente di tutti' si è speso in prima persona affinché i fondi europei destinati alle reti trasportistiche transeuropee nell’ambito dell’Asse Baltico-Adriatico, guardassero soltanto la nostra costa. E infine il colpo di grazia: l’isolamento sarà definitivo con la programmazione dei fondi per il collegamento diretto tra i porti di Pescara e Civitavecchia. L’Aquila probabilmente era una priorità in campagna elettorale ma oggi, nella Bibbia di D’Alfonso, la città compare una sola volta: per il 'Ponte dove l’acqua non passa da anni…'".

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