Quattro dei cinque imputati sono stati rinviati a giudizio: finiranno a processo Francesco Fucetola, 64 anni, ex dirigente del settore Viabilità e trasporti della Provincia dell'Aquila, Giuseppe Fiaschetti, 55 anni, geometra del settore Viabilità dell’ente, Piero Barbuscia, 64 anni, concessionario Mercedes-Benz e Piera Serinaldi, 42 anni, titolare di una ditta. Prosciolto da ogni accusa, invece, l'imprenditore aquilano Gaetano Specchio.
E' la decisione del Giudice per le Udienze preliminari, nell'ambito dell'inchiesta per un appalto di dubbia legalità istruito dalla Provincia dell'Aquila nel 2009, ai tempi della presidenza Pezzopane. Gli inquirenti ipotizzano un appalto fraudolento per l'acquisto di spazzaneve con i fondi destinati al post-terremoto, architettato da dirigenti e funzionari della Provincia per favorire il concessionario Barbuscia di Pescara, con altri imprenditori coinvolti che avrebbero ottenuto illecite agevolazioni.
Il raggiro poggiava sul presupposto - di pura fantasia, per la Procura - che quattro spazzaneve sarebbero stati danneggiati dal crollo del cedimento strutturale dell’autoparco dell’ente. Un crollo che non si è mai verificato.
Fucetola e Fiaschetti sono accusati, appunto, di avere attestato il finto cedimento strutturale del tetto dell’autoparco. Con tale artificio, avrebbero ottenuto illecitamente un finanziamento dalla Protezione civile di 734 milioni. In totale, la somma assicurata dalla Protezione civile fu di un milione e mezzo di euro. Fiaschetti, Fucetola e Barbuscia sono accusati in concorso, inoltre, di turbativa d’asta per la fornitura dei sei mezzi spazzaneve “Unimog”, acquistati dal concessionario pescarese. I mezzi richiesti nella gara coincidevano ad arte con quelli della Mercedes ed erano stati invitati altri concessionari che non avrebbero potuto offrire mezzi con caratteristiche tecniche adeguate alle esigenze: una gara, dunque, già decisa per Barbuscia. Per Fucetola e Fiaschetti sono cadute alcune delle imputazioni per abuso d'ufficio e per un falso, precedentemente contestato. Serinaldi, anch'essa a processo, è accusata di falso e truffa. Avrebbe attestato l’impiego di un mezzo antineve “Class” per conto della Provincia mentre lo stesso era al lavoro per altro appalto.
Il processo è fissato per il 20 ottobre prossimo.