Venerdì, 18 Marzo 2016 12:57

Case, la proposta M5S: "Predisporre un programma organico di gestione"

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"Con la logica dei costi e benefici, è necessario predisporre un programma organico di gestione del progetto CASE, in un'ottica di cratere".

E' la proposta del Movimento 5 Stelle dell'Aquila che, stamane, ha tenuto una conferenza stampa per avanzare alcune idee di recupero e utilizzazione del patrimonio edilizio costruito nel post-terremoto. "Gli alloggi del progetto CASE sono stati imposti senza tenere conto della natura del territorio e senza tenere in considerazione le esigenze dei cittadini. Eppure, alternative c'erano", ha sottolineato la senatrice Enza Blundo. "Invece, sono stati costruiti alloggi differenti per ubicazione, tipologia, tecnologia realizzativa, superfici accessorie, coibentazione termica ed efficienza degli impianti. E a sette anni dal terremoto, i quartieri non sono ancora serviti dai servizi essenziali".

Si è badato al profitto di pochi, non alle reali esigenze dei cittadini terremotati. "La priorità doveva andare alla veloce ricostruzione degli edifici che non avevano subito danni ingenti, assicurando ai cittadini sfollati altre soluzioni abitative provvisorie. Al contrario, si sono costruiti 4300 alloggi nel Piano CASE, 1200 Map, 1102 casette a tempo precario, con una spesa spropositata - e 'sanzionata' anche dall'Unione Europea - di 2400 euro al metro quadro, per il CASE. E ci sono già problemi di deterioramento, in alcune palazzine, per la fretta imposta alla costruzione e per le corruttele varie che sino annidate intorno alla realizzazione degli alloggi".

L'immenso patrimonio immobiliare è stato realizzato senza un confronto con i cittadini, eppure è lì, intorno alla città, e chiama l'amministrazione ad importanti decisioni. "E di nuovo, le scelte si vogliono calare dall'alto", denuncia la senatrice pentastellata. "Non possiamo accettarlo, considerato, tra l'altro, che arrivano da chi, all'epoca della realizzazione, aveva incarichi politici rilevanti e il compito di prendere le decisioni e oggi, a gennaio 2016, chiede una Commissione d'Inchiesta su quanto accaduto nel post-terremoto".

La proposta del Movimento 5 Stelle è di aprire un processo conoscitivo sull'eventuale domanda di alloggi, anche in relazione alla ubicazione e alla tipologia degli interventi da realizzare. "Nelle prossime settimane realizzeremo un primo censimento sperimentale, per fornire un indirizzo positivo. E' necessario un confronto con i cittadini che intendono permanere nel progetto CASE - 'il 30% resterebbe volentieri negli alloggi provvisori', ha sottolineato Antonio Perrotti del MeetUp 'Comitatus Aquialus Periferie unite' -, con altri cittadini residenti che vorrebbero entrarci, con i cittadini di altri Comuni che potrebbero essere interessati a prendere la residenza a L'Aquila, con gli studenti universitari e confrontandosi con l'ADSU, con i proprietari di seconde case nei centri storici delle frazioni, come Assergi, dove alcuni cittadini sarebbero disponibili a prendere un alloggio del progetto CASE cedendo il patrimonio in centro storico, infine con le imprese o le associazioni che potrebbero proporre forme di riconversione a fini turistici e ricreativi".

In fondo, sono stati urbanizzati circa 480 ettari di territorio, sono stati spesi oltre 600 milioni di euro, "e l'Unione Europea - ha aggiunto Perrotti - non ha mai prescritto la demolizione degli alloggi, anzi. E' necessario, dunque, al di là degli alloggi danneggiati di cui potremmo disfarci, predisporre un programma organico che abbia, però, una logica di cratere. Tra l'altro, parte del progetto CASE potrebbe servire a risolvere il problema della ospitalità di mirate quantità di extracomunitari e dei sempre più numerosi 'incapienti'".

Censite le necessità del territorio, dunque, va aperto il confronto con la cittadinanza: "Bisogna proporre una serie di bandi complementari che permettano di graduare le diverse domande su criteri di merito e non di spicciola spartizione politica e procedere alle assegnazioni che garantirebbero, così, i costi di manutenzione e gestione che, oggi, sono a carico della collettività".

Il progetto CASE, oramai, "è un patrimonio ad alta valenza urbanistica - ha proseguito Perrotti - e il dibattito delle ultime settimane della politica politicante è sbagliato, asfittico, basato su presupposti di sbagliati o di comodo, se la proposta di abbattimento degli alloggi fosse finalizzata a recuperare spazio di costruzione nel nuovo Prg. Per le esigenze sopra citate, gli alloggi potrebbero svolgere un ruolo importante nello sviluppo futuro della città, a patto che vengano dotati di servizi, e collegati innanzitutto con una rete di trasporti pubblici sostenibile, e che l'uso venga calibrato sulle effettive necessità dei cittadini, sulle loro esigenze e aspirazioni".

E' necessaria anche una immediata risposta organizzativa, ha aggiunto Perrotti: "Come dicevamo, le situazioni abitative sono differenti e, dunque, tali differenze impongono un regolamento condominiale con specifi responsabili che differenzi, su base oggettiva, la partecipazione alle spese condominiali generali e consenta a tutti di pagare gas, energia elettrica e acqua in base al reale consumo".

"Restituiamo un futuro al nostro territorio, restituiamo ai cittadini il diritto di scegliere e confrontarsi", ha concluso la senatrice Blundo. Che ha poi accennato alle prossime iniziative del Movimento: "Il 4 aprile, sarà a L'Aquila il vice presidente del Gruppo pentastellato in Senato, l'avvocaro Mario Michele Giarrusso e, con lui, ragioneremo di legalità, della corruzione e delle mafie che sono presenti sul nostro territorio. Inviteremo in città anche il vice presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Luigi Gaetti. Vogliamo occuparci, inoltre, della mancata ricostruzione del patrimonio edilizio pubblico, delle Case Erp e Ater, seppure i soldi siano in cassa. E ho intenzione di proporre, a breve, un atto di sindaco ispettivo sul progetto di riqualificazione di Piazza d'Armi: non è possibile che i lavori siano stati assegnati con un ribasso del 62%. Della questione, informerà anche Raffaele Cantone".

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