"La viabilità in zona viale Corrado IV avrà a breve una struttura definitiva". Ad affermarlo è l'assessore alle Opere pubbliche Maurizio Capri, che, ai microfoni di NewsTown, ha sottolineato come l'amministrazione comunale dell'Aquila sia attualmente impegnata sulla messa a punto di numerosi progetti volti a rimodulare l'assetto viario della prima trafficata periferia ovest della città.
"Oltre al progetto relativo al terzo lotto di interventi su viale Corrado IV – ha dichiarato Capri – l'amministrazione sta lavorando alla definizione di piani di riqualificazione urbanistica che interesseranno la zona di Santa Barbara e Piazza D'armi". Il tutto da realizzarsi, ha garantito l'assessore, "entro la fine dell'anno".
Ad oggi, però, l'unico intervento sulla viabilità cittadina di imminente realizzazione sembrerebbe quello relativo al terzo lotto di lavori sulla rete viaria di viale Corrado IV. Come risulta da un'informativa recentemente diffusa dalla Centrale Unica di Committenza del Comune dell'Aquila, sono state indette le procedure negoziate per i lavori di riqualificazione urbana dell'area di Piazza d'Armi e per il completamento di viale Corrado IV nel tratto compreso dall'incrocio con viale XXV aprile a quello con le strade statali 80 e 17, con tanto di bretella di collegamento al casello autostradale L'Aquila Ovest.
Quello della viablità interna, tra le tante questioni che necessitano di interventi amministrativi risolutivi, si configura come uno dei nodi più controversi da dipanare. E il tentativo di inserire la pianificazione del riassetto della struttura viaria cittadina tra le priorità dell'agenda politica, spesso, si è tradotto, in annunci caduti nel vuoto.
La mancanza di una visione organica negli interventi di riassetto della rete viaria cittadina, va di pari passo con una mobilità interna sempre più problematica e con l'inadeguatezza del sistema dei mezzi pubblici urbani. La mobilità cittadina infatti, complice l'assenza di servizi da accompagnare all'estensione abitativa disordinata del post sisma, risulta sempre più difficoltosa.
Ma qual è lo stato attuale della mobilità e viabilità locali e quali le progettualità sul tavolo? In sintonia con un approccio che considera gli interventi sul sistema stradale come "opere pubbliche" e non come elementi strumentali a una pianificazione urbanistica organica, i lavori realizzati finora sono risultati tutt'altro che determinanti. E, in mancanza di una attività di programmazione sistematica, la rete di trasporti urbani non risulta funzionale alle esigenze di mobilità nate dopo il sisma.
Il risultato? Lavori spesso non conclusi, pesanti disservizi e inefficienze della rete urbana di trasporti pubblici, caos nella viabilità interna e traffico congestionato nelle ore di punta.
Eppure un Piano urbano della mobilità (Pum) ci sarebbe. Andiamo con ordine.
Il Pum mai entrato in fase di attuazione
Avviata nel 2008, la redazione del Piano aveva condotto alla definizione di una bozza illustrata in una seduta del Consiglio Comunale del 2009. Il sisma rese poi necessario un aggiornamento del Pum, che considerasse una rimodulazione dell'assetto infrastrutturale e del sistema della mobilità, in seguito allo stravolgimento della configurazione della struttura cittadina di residenze e servizi.
Per adempiere a strumento di supporto al processo di ricostruzione, il piano fu ridefinito intorno a cinque temi fondamentali: la mobilità lenta, il trasporto collettivo, la sosta, la logistica della ricostruzione e la rete stradale. Nel Pum così rivisto viene ipotizzato lo spostamento del casello autostradale dell'Aquila Est, un piano di decongestionamento del traffico nell'area di accesso est alla città, il completamento della viabilità lungo l'asse del fiume Aterno e il collegamento da Santa Maria degli Angeli (fuori Porta Napoli) al quartiere di Sant'Andrea.
Tra gli interventi strategici c'è la riqualificazione del centro storico. A riguardo, è contemplata la totale pedonalizzazione dell'area, realizzazione di percorsi ciclabili con un servizio di bike sharing per il centro storico e la creazione di una rete di metrobus che, attraverso corsie preferenziali, mette in collegamento frazioni con il centro storico. A completamento del sistema di trasporti, è inoltre previsto un sistema di navette "ecocompatibili". Il piano conferma, infine, l'idea di riuso della ferrovia per una 'metropolitana dell'Aterno' che colleghi Sassa al comune di San Demetrio ne' Vestini.
Il Pum aggiornato fu approvato dal Consiglio comunale alla fine di marzo 2012. Dopo quattro anni di vuoto, nel gennaio 2016 la Commissione bilancio del Comune, appositamente convocata, ha discusso sull'attuazione del piano, o meglio, ne ha constatato la mancata esecuzione. Fu proprio nel corso di questa riunione che fu garantito l'affidamento della progettazione entro marzo 2016. Ad oggi, l'ennesima promessa caduta nel vuoto.
I lavori sulla rete viaria di Viale Corrado IV
E' la zona comprendente e circostante Viale Corrado IV quella maggiormente interessata dagli interventi di ridefinizione del sistema urbanistico. Pesanti lavori sulla struttura viaria, infatti, ne hanno totalmente rivoluzionato la configurazione, dal 2009 ad oggi.
Il progetto, approvato nel 2011, ha previsto la ripartizione degli interventi in tre lotti, per un importo totale di 5,2 milioni di euro. I primi due, completati in tre anni, sono costati rispettivamente 2milioni e 530mila euro, e 1milione e 200mila euro.
Il terzo lotto è in fase di attuazione, con l'avvio di procedure negoziate per l'affidamento dei lavori. Gli interventi interesseranno il tratto compreso tra l'innesto di viale Corrado IV / via Piccinini e l'accesso all'autostrada A24 L'Aquila ovest, con la realizzazione di una bretella di collegamento con il casello autostradale, e la relativa modifica della viabilità dell'area. Dal progetto esecutivo relativo all'ultimo lotto, risultano, inoltre, interventi finalizzati allo "spostamento e alla messa in sicurezza delle fermate bus del motel Agip". "I lavori prevedono un ampliamento delle carreggiate sula statale 80 e sulla statale 17 – ha chiarito a NewsTown Capri – questi spazi verranno adibiti a zone di scambio per consentire il posteggio degli autobus".
Gli annunci caduti nel vuoto
Al posto di piccole aree di sosta, però, si auspicava la realizzazione di un vero e proprio "mini-terminal" bus in zona ovest. Poco più di un anno fa, infatti, il sindaco Massimo Cialente, in un'intervista rilasciata a un’emittente televisiva locale, ne anticipò la realizzazione su un terreno (facente parte delle "aree bianche", con vincolo urbanistico decaduto) di proprietà dell'impresa di costruzioni aquilana Barattelli, situato di fronte all'hotel Amiternum. Nonostante alcun progetto edificatore fosse stato ufficialmente presentato, l'assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano confermò l'ipotesi di realizzare il terminal al quotidiano Abruzzoweb, annunciando l'esistenza di una proposta informale, presentata dalla stessa Barattelli e approvata dall'amministrazione.
Oltre alle intenzioni, dunque, si era lasciato intendere che per la costruzione del nuovo terminal bus in zona ovest qualcosa di concreto si stesse già muovendo. Ma qualcosa, forse, si è bloccato quando Maurizio Capri è succeduto all'assessorato alle Opere pubbliche al suo collega Alfredo Moroni: "Su questo non so nulla, io sono arrivato dopo e non se ne è più parlato – ha spiegato l'esponente dell'esecutivo – il progetto del terzo lotto prevede piccoli parcheggi di scambio da ricavare da un ampliamento della carreggiata. Se ci fosse la possibilità di allargare un'area adiacente sarebbe molto positivo. Ma il terreno non è nostro, è proprietà privata, e per il momento non c'è questa eventualità".
Quello riguardante il terminal non è l'unico intervento annunciato e non ancora realizzato nell'area. In occasione dell'apertura al traffico del secondo lotto dei lavori su viale Corrado IV (febbraio 2015), l'allora assessore Moroni garantì il ripristino del doppio senso di marcia su via Piccinini e via Paolucci, non appena fosse stata realizzata una rotatoria per la messa in sicurezza dell’incrocio situato su via Piccinini all'altezza della chiesa "provvisoria" di San Bernardino. A riguardo, però, Capri smentisce oggi l'imminenza di qualsiasi intervento: "Ci stiamo lavorando, ma la situazione è molto complessa – evidenzia l'assessore – prima di tutto, la rotatoria andrebbe ad insistere su terreni non nostri. Per realizzarla è necessario ricorrere agli espropri e i tempi sarebbero lunghissimi. Stiamo comunque valutando".
Ma, a detta dell'assessore, non sarebbe questo l’ostacolo più grande all'inizio dei lavori. Ciò che, per il momento, impedisce qualsiasi intervento è la presenza delle rotaie della metropolitana di superficie mai completata. "Le rotaie su via Piccinini e su tutto il tratto che va verso Pettino fino all'ospedale ci impediscono di intervenire direttamente sul manto stradale. L'ideale sarebbe rimuoverle, ma per ora stiamo ipotizzando di coprirle con dell'asfalto leggero, sperando che reggerà. La situazione è complessa ma nei prossimi mesi faremo qualcosa".
Per il ripristino del doppio senso di marcia su via Piccinini, come ha chiarito Capri, c'è da attendere la soluzione al problema delle rimozione delle rotaie. Tuttavia l'assessore ha precisato che per la zona è previsto un progetto di riqualificazione: "Mediante un accordo quadro sono contemplati interventi mirati alla sistemazione definitiva dei luoghi e delle strade dell'intera area fino a Santa Barbara da realizzare non appena i lavori di ristrutturazione degli edifici privati saranno ultimati. Il tutto però verrà sicuramente realizzato entro l'anno". Nello specifico, ha dichiarato l'assessore, si tratta di interventi ancora non del tutto identificati. "Man mano che la ricostruzione avanzerà andremo ad identificare gli interventi di riqualificazione. Speriamo di poter inserire la realizzazione della rotonda su via Piccinini tra questi". Evidentemente, il piano di risanamento dell'area necessita ancora di parecchio lavoro. Si tratterà dell'ennesima promessa mancata?