Mercoledì, 30 Marzo 2016 08:23

Incendio all'Italpannelli di Ancarano: il peggio è alle spalle

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Ancarano, il peggio è oramai alle spalle. L’incendio divampato nel primo pomeriggio di ieri è quasi del tutto domato, anche se tenuto sotto osservazione: ha generato, infatti, molta apprensione, e un grande dispiegamento di uomini e mezzi per domare le fiamme che hanno avvolto una delle aziende più importanti del comprensorio, che occupa quasi 180 dipendenti.

Qualche ora dopo, sono diversi gli interrogativi ancora da sciogliere. Dalle cause del rogo, che potrebbe essere stato generato dalle scintille prodotte da alcuni operai che erano al lavoro sul tetto con la fiamma ossidrica, al futuro della stessa azienda. Aspetti, questi, che saranno valutati nei prossimi giorni. Ora conta essenzialmente l’attualità e i potenziali rischi per la nuvola che si è propagata in aria, visti anche i materiali andati a fuoco (l’azienda produce pannelli in alluminio, legno e poliuretano espanso).

Nel tardo pomeriggio di ieri, si è tenuto un vertice straordinario per fare il punto della situazione e sulle azioni tra intraprendere al quale hanno presto parte il Prefetto di Teramo, Valter Crudo, il Vicario della Prefettura di Ascoli Piceno, Anna Gargiulo, il Vicario della Questura di Teramo, Patrizia Carosi, i sindaci interessati ed i rappresentanti dei vigili del fuoco e dell’Arta di Teramo. 

"Sono stati invitati - si legge in una nota congiunta delle due prefetture - "i Sindaci di Ancarano, Controguerra, Sant’Egidio alla Vibrata, Castel di Lama, Colli del Tronto e Spinetoli – nelle more dell’acquisizione delle campionature sulle matrici ambientali da parte dell’ARTA e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale G.Caporale di Teramo – ad emettere in via precauzionale ordinanze di divieto di utilizzo, per un’area ricadente nel raggio di un chilometro circa dall’incendio, di ortaggi e frutta, acqua di pozzo per uso irriguo e per alimentazione animali, prodotti commestibili da animali domestici”.

Anche la Prefettura di Ascoli Piceno ha deciso di interessare l’ASUR e l’ARPAM per effettuare i rilievi su campionature nell’area interessata. Sempre nella stessa area, se presente ancora del fumo, i cittadini sono invitati a non aprire le finestre e a non azionare i condizionatori dell’aria dall’esterno.

Il referente della ASL ha richiesto inoltre che le industrie limitrofe – VIPA, ECO CONSUL, ICOMETAL, ISOLMONTAGGI – non riprendano le attività produttive, già interrotte oggi, nelle more degli esiti degli accertamenti ispettivi.

"Vi ringrazio della vostra solidarietà", ha scritto Francesco Trifoni, uno dei titolari della Italpannelli, su Facebook. "Ringrazio l’opera dei Vigili del Fuoco e di tutti quelli che si sono adoperati per farsì che le fiamme non raggiungessero gli altri vitali stabilimenti. Ringrazio i soci dell’azienda che in prima persona hanno partecipato alle operazioni di spegnimento, anche a volte rischiando. Ci vorrà ancora tempo perché finiscano le operazioni dei vigili del fuoco di spegnere i piccoli focolai e mettere in sicurezza quella parte dell’Azienda. Vi prego in questo momento di non fare commenti o quant’altro sulle cause di questo disastro. alla nostra azienda occorre molta serenità per le scelte che si dovranno prendere".

Il vasto incendio era divampato nel pomeriggio di ieri: sul posto erano arrivati venti mezzi dei vigili del fuoco provenienti da Teramo, L'Aquila, Ascoli e Pescara per spegnere le fiamme. Una colonna di fumo si era alzata dallo stabilimento e proprio a causa della nube era stata decisa l'evacuazione precauzionale di due abitazioni, a circa 150 metri dall'azienda. Sono rimaste chiuse ieri la strada provinciale numero 1, nel teramano, la bretella Ascoli Mare e la Salaria da Ascoli a San Benedetto del Tronto.

Ultima modifica il Mercoledì, 30 Marzo 2016 12:09

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