Sono iniziati in mattinata i lavori per la realizzazione della segnaletica orizzontale volti alla creazione di nuovi parcheggi a raso sul trafficatissimo viale Corrado IV, all'Aquila.
Le modifiche, annunciate un paio di giorni fa sulle pagine de Il Messaggero dall'assessore comunale alle Opere pubbliche Maurizio Capri, si sono rese necessarie dopo le continue proteste dei commercianti della zona, molti dei quali ricollocati nella prima periferia in seguito al terremoto di sette anni fa.
Per questo, una quarantina di parcheggi sono stati disegnati nella doppia corsia - che evidentemente non sarà più doppia - in direzione Piazza D'Armi, di fronte alle attività "tagliate fuori" da quella che più volte, sulle pagine di questo giornale, abbiamo definito l'highway dell'Aquila: la rinata giovinezza dell'arteria principale della città in direzione centro da un lato, e A24 e quartieri ovest dall'altro.
La nuova viabilità - voluta dalla giunta di Massimo Cialente, attraverso i progetti del predecessore di Capri, Alfredo Moroni, e il cui primo tratto è stato inaugurato nell'estate 2014 - ha sconvolto l'intera area di Piazza D'Armi, senza tuttavia incidere, in modo risolutivo, sui problemi legati al traffico d'ingresso e uscita in città. Basti pensare alle file chilometriche negli orari di punta sulle statali 17 e 80 da un lato e su viale della Croce Rossa dall'altro.
Certo, è vero che al completamento dell'infrastruttura manca ancora un lotto, il terzo, che dovrebbe partire entro l'estate, e che prevede l'ammodernamento dell'ultimo tratto, dalla rotatoria del mercato di Piazza D'Armi al casello autostradale, con sensi unici (ad entrare e uscire) per le due statali - divise dall'Hotel Amiternum - e una bretella per l'accesso in autostrada.
Ma è anche vero come siano davvero imbarazzanti, per la comunità aquilana e per la sua amministrazione, le incredibili lacune presenti nel progetto voluto da Moroni e Cialente.
Una strada costruita appena un paio d'anni fa, che per mesi - e fino all'ultimo risolutivo intervento di Gran Sasso Acqua - alle prime gocce di pioggia si è allagata come una piscina olimpionica. Un progetto (oggi di fatto stravolto) privo di un consistente numero di parcheggi, che ha costretto alla realizzazione dei box a raso "provvisori" disegnati stamane, con la conseguente riduzione di una delle carreggiate a una sola corsia.
Per non parlare, last but not least, dell'approssimativa gestione del parcheggio a servizio delle aree commerciali in prossimità della rotonda di Piazza D'Armi (vedi foto a sinistra e in basso): abbiamo già scritto nel 2014, infatti, come dal parcheggio si acceda (e si esca) esclusivamente dalla rotatoria.
Un errore grottesco e grossolano, considerando che da quando il parcheggio è aperto si è creata di fatto un'altra entrata/uscita alla rotatoria (la quinta), con conseguenze per la sicurezza stradale e per il traffico. Anche qui l'amministrazione, solo oggi, ha dovuto letteralmente metterci una pezza. Come è evidente nelle foto, infatti, gli operai comunali hanno dovuto stendere l'asfalto necessario a creare una rampa sul marciapiede, per consentire l'uscita dei veicoli dal parcheggio, in direzione viale Beato Cesidio (verso Santanza, per intenderci), come era normale che fosse.
Ma possibile che nessuno ci abbia pensato, prima di costruire l'highway dell'Aquila? "Non si tratta di deficienze del progetto - specifica Capri a old.news-town.it, difendendo Moroni - spesso, quando si realizzano opere pubbliche, ci si accorge in corso d'opera delle possibili migliorie".
Sarà, ma è davvero difficile pensare a un parcheggio da dove si esca ed entri attraverso una trafficata rotonda. A maggior ragione, se sulla tematica si erano in passato già espressi esponenti politici (il consigliere di opposizione Pierluigi Properzi aveva sollevato il tema nel corso di una commissione) e stampa.
Una volta realizzato il terzo lotto dei lavori, completata la sistemazione della viabilità in zona - con una rotonda definitiva al posto di quella cronicamente provvisoria della Statale 80 (all'altezza di "Totani", per intenderci) e con un'altra rotonda tra via Piccinini e via Paolucci che permetterebbe la sospirata apertura dell'uscita oggi vietata alla rotatoria del mercato di Piazza D'Armi - i lavori principali dovrebbero essere conclusi.
Magari i problemi di viabilità in quella zona della città verranno risolti, ma nulla potrà cancellare le responsabilità e l'approssimazione con cui ci si è approcciati a questa importante opera pubblica.