Domenica, 03 Luglio 2016 17:10

Gran Sasso, donna ferita e tre interventi di soccorso in un solo giorno

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In gergo alpinistico si parla di "voli", ma in realtà, anche se ben equipaggiati e in totale sicurezza, mentre si scala una parete rocciosa può capitare di perdere un appiglio e, comunque legati a una corda, si viene giù anche per qualche metro.

È successo ieri ad una trentacinquenne di Ocre (L'Aquila), mentre stava arrampicando nella falesia di monte Aquila, sul versante aquilano del Gran Sasso. Nella caduta la donna ha sbattuto una caviglia su un terrazzino di roccia più sporgente, cosa che le ha impedito di proseguire la scalata.

Imbarellata dal medico del Cnsas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico del Cai), presente sul posto insieme a diverse squadre del Soccorso per un'esercitazione regionale, è stata recuperata dall'elicottero del 118 che l'ha portata all’ospedale San Salvatore dell'Aquila.

Sempre ieri, sul monte Prena, vado Ferruccio e il monte Camicia, è stato recuperato un escursionista di Terni che, a causa del maltempo, aveva perso il sentiero per tornare a valle.

Infine, nella stessa giornata, un altro intervento di minore entità è stato effettuato dal Cnas, sempre su monte Aquila. Il terzo del sabato sul Gran Sasso.

"Oltre a raccomandare la massima prudenza, agli amanti della montagna ricordo che, per agevolare le operazioni di recupero e limitare al minimo i tempi d'intervento, anche quest'anno, nel weekend e per tutta l'estate, i soccorritori del Cnsas turneranno a Campo Imperatore", ha affermato il delegato alpino Antonio Crocetta.

Ultima modifica il Domenica, 03 Luglio 2016 17:37

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