È stato ufficializzato, in conferenza stampa, dall'assessore al commercio e alle attività produttive Giancarlo Vicini il progetto, approvato dalla giunta, che riporterà, a partire da domenica 15 settembre, il mercato degli ambulanti in Piazza Duomo.

La ricollocazione del mercato cittadino nella sua storica sede sarà, tuttavia, sperimentale: "Si tratta di un mercato temporaneo fortemente condizionato dalle attività di ricostruzione", ha spiegato l'assessore Vicini. "La sperimentazione andrà avanti fino a 31 dicembre, ma i cantieri attualmente aperti, oltre a limitare la fruibilità della Piazza alla sola giornata di domenica, rendono impossibile fare previsioni sulla continuità del progetto oltre il tempo stabilito".

Quello di Piazza Duomo, oltre ad essere uno dei mercati storici più antichi a livello regionale, ha sempre rappresentato un momento fortemente identitario della vita sociale pre-sisma: riportarlo nel cuore del centro storico, anche se soltanto la domenica e soltanto per pochi mesi, è senza dubbio importante per la città.

Si tratterà di un mercato che non sostituirà quello di Piazza D'Armi, ma che si aggiungerà a quest'ultimo: i commercianti stanno rispondendo ad un bando in scadenza lunedì prossimo per ottenere uno dei 42 posti individuati in Piazza Duomo. Dovranno, dunque, pagare un giorno in più per l'occupazione di suolo pubblico.

Insieme alla ricollocazione del mercato storico nella sua sede tradizionale, non poteva essere ignorata la nuova organizzazione urbana della città, conseguente alla costruzione delle new-town: da qui la decisione di avviare anche un altro mercato settimanale a Preturo (nella piazza adiacente al Centro commerciale Galleria delle Arti), che verrà inaugurato giovedì 7 settembre.

Un progetto, quest'ultimo, promosso dall'amministrazione dei Beni Separati di Uso civico di Preturo e dall'Associazione Culturale "la Grancassa", che rientra nel programma "Alla riscoperta del territorio dell'ex Comune di Preturo", con lo scopo di riqualificare i territori limitrofi al paese, anche in vista dell'aumento di popolazione che questi territori hanno conosciuto in seguito al terremoto.

Sulle nuove iniziative arrivano, dalla piazza del mercato attuale di Piazza D'Armi, reazionI disparate e discordanti.
Qui gli argomenti che utenza e commercianti mettono sul tavolo sono tanti: dalla signora contenta di tornare nel luogo storico del mercato per una questione identitaria, all'altra che spiega: "ora abito troppo lontano, faccio prima ad andare all'Aquilone".

Altri sollevano la problematica dei parcheggi, e c'è chi non crede proprio al fatto che in centro storico arriverà gente, un po' come successo nel 2010 quando il mercato tornò già nei fine settimana.
In particolare, sono i commercianti a sottolineare le tante contraddizioni nella gestione politica del mercato, dal terremoto ad oggi. "L'Aquila, data l'espansione, avrebbe bisogno ora di mercati rionali, qui vengono in pochi", spiegano. "Allo stesso tempo, ora ci hanno messo qui investendo molto", quindi "a questo punto si potrebbe finalmente avere un mercato coperto" ma di sicuro "non possono chiederci altri soldi per andare nel nuovo mercato di Preturo".

A tal proposito, Reinaldo Del Vecchio racconta: "pago 130euro al mese per stare a Piazza D'Armi, non posso pagarne altri per andare a Preturo, ma allo stesso tempo credo che domani qui non ci sarà nessuno. Avrebbero dovuto mandarci a Preturo con un turn-over. Sono favorevole a tornare in Piazza Duomo per far rivivere il Centro - continua - io stesso mi feci promotore anni fa di un'iniziativa simile, ma stavolta non andrò per protesta. Il Comune, infatti, avrebbe dovuto assegnare i posti in Piazza dando priorità a chi c'era al momento del terremoto, e non facendo un bando perché noi siamo già titolari di un posto fisso. A meno che l'amministrazione abbia abrogato il mercato della piazza dopo 720 anni ma avrebbe dovuto dirlo. Qui siamo tutti in una situazione economica critica".

Fagnani, Tettamanti, D'Ignazio