E' uno dei monumenti più rappresentativi della città dell'Aquila, che sorge in un'area strategica del post sisma, trovandosi proprio all'ingresso del centro storico tra lo strautilizzato Auditorium del Parco, il dipartimento di Scienze Umane dell'Università ed il nucleo principale della movida (la parte accesa della città).
Parliamo della Fontana Luminosa i cui lavori di ristrutturazione sono iniziati nel 2014 e che oggi è, ancora, clamorosamente spenta. Si è riaccesa in via eccezionale solo per un fine settimana, nel maggio del 2015, in occasione dell'Adunata degli alpini. Poi, è tornata al suo triste stato di cantiere perenne e semi-immobile, circondato da nuovi pannelli che ormai, dopo un anno, sono in via di deterioramento aggiungendo, così, un tocco di decadenza in più al capoluogo di fronte ai molti turisti che lo visitano soprattutto durante l'estate.
Da qualche giorno, dopo l'ennesimo ritardo dovuto prevalentemente a problemi amministrativi, alcuni operai sono tornati a lavoro ponendo le impalcature sulla statua (in foto).
I lavori sono stati appaltati dalla Soprintendenza regionale alla ditta romana Pietrangeli. I fondi a disposizione sono costituiti per 96 mila euro dalla donazione dell'Associazione nazionale alpini e per 34mila euro da fondi comunali. Il ministero ne ha stanziati altri 100 mila.
"Credo che tra una ventina di giorni possa finalmente essere riaperta", commenta a Newstown l'assessore Pietro Di Stefano. "Adesso la soprintendenza sta svolgendo dei lavori legati alla rimozione di alcune muffe. Finiti questi lavori, rimangono solo altri piccoli interventi che si possono svolgere nel tempo e senza la cantierizzazione che c'è adesso" .
Non ha invece voluto rilasciare dichiarazioni a Newstown dichiarazioni, nel merito, la Soprintendente unica per l'area del Cratere, Alessandra Vittorini. Nel maggio del 2015, aveva dichiarato al quotidiano Il Centro: "È vero, come qualcuno dice, che nelle fontane, nelle chiese, nelle piazze non abitano le persone, ma sono convinta che in questi luoghi abitino la memoria e l'identità dei cittadini".
Proprio per questo i cittadini aquilani si aspettano ormai da troppo tempo la piena riqualificazione di una zona molta vissuta che, nell'immediato - senza scomodare gli altri mega progetti che interessano l'area a medio termine - potrebbe vedere nella Fontana Luminosa quel monumento capace di rappresentare un'identità collettiva.
Invece, nell'anno caratterizzato dall'avvio della ricostruzione pesante del centro storico, a stonare sono proprio i ritardi di quella ricostruzione pubblica legata a luoghi rappresentativi come il Teatro Comunale, il Castello cinquecentesco e, appunto, la Fontana Luminosa.
E di ritardi, sinceramente, non se ne può più.