"La giunta D'Alfonso si prepara ad aumentare del 15% il prezzo attuale dei biglietti per i bus. Colpa dell'assenza di liquidità di Tua, colpa dei nuovi tagli già messi in cantiere dal Governo Renzi, e che scatteranno dall'autunno".
La denuncia è del centrodestra in Consiglio regionale. Lunedì 8 agosto, approderà in Commissione la legge istruita dal consigliere Camillo D'Alessandro che detiene la delega ai trasporti per regolamentare il settore. E all'articolo 2, si legge della rimodulazione della politica tariffaria che si traduce, l'affondo del centrodestra, "in aumento dei biglietti degli autobus del trasporto pubblico locale - Tua del 15% rispetto ai prezzi attuali".
In realtà, a leggere il testo firmato da D'Alessandro l'aumento sembrerebbe una possibilità, non una certezza. Sta di fatto che anche il Movimento 5 Stelle è salito sulle barricate: "Si tratta di un'altra operazione di macelleria sociale, dopo il Piano sanitario. Piuttosto si pensi ad arginare gli sprechi, come quella festa di presentazione fatta qualche settimana fa con schermi giganti, hostess e buttafuori - l'affondo del Consigliere pentastellato Domenico Pettinari - e per la quale abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti per vedere quanto è costata, o ancora il proliferare di posizioni dirigenziali a fronte di un sovrannumero di amministrativi di oltre cento unità, per una fusione che è servita solo a salvare Arpa dal fallimento".
"Per indorare la pillola, il governatore D'Alfonso ha previsto il contentino - hanno aggiunto i forzisti Febbo e Sospiri -, ovvero la concessione di qualche sconto per le categorie protette, per i disoccupati, che devono spostarsi per andare a cercare lavoro, e per gli studenti, ed è una follia, perché quegli sconti sono non una benevola concessione, ma un diritto di cui quelle categorie protette hanno sempre beneficiato, anzi sino all'arrivo di Tua non usufruivano di sconti, ma di abbonamenti bus gratuiti".