Associazione con finalità di terrorismo: è con queste accuse che la Digos di Torino, coordinata dal Servizio centrale antiterrorismo della Direzione centrale 'Polizia di Prevenzione', ha eseguito stamane, su disposizione della Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, sette arresti nell'ambito dell'operazione denominata "Scripta Manent" contro la Fai, la federazione anarchica informale.
Tra gli arrestati, ci sono due abruzzesi: Emiliano Danilo Cremonese di Manoppello (Pe), 40 anni, e Valentina Speziale di Pescara, 39 anni. A quanto si apprende, gli indagati sarebbero 15.
L'operazione della Polizia di Stato contesta agli arrestati anche l'esplosione di tre ordigni: uno fatto deflagare presso il quartiere Crocetta di Torino il 5 marzo 2007, gli altri innanzi la Caserma allievi Carabinieri di Fossano, il 2 giugno 2006. In entrambi i casi, gli ordigni erano programmati per arrecare grave danno all'incolumità delle forze dell'ordine intervenute sul posto.
L'operazione della Digos di Torino trae origine dal procedimento penale instaurato presso la Procura della Repubblica di Torino a seguito del ferimento dell'ingegner Roberto Adinolfi, amministratore delegato dell'Ansaldo Nucleare, per mano di appartenenti al cosiddetto "Nucleo Olga", espressione del cartello eversivo "Fai-Federazione Anarchica Informale".
L'indagine dei poliziotti, attraverso l'analisi di un'enorme quantità di documentazione ideologica, ha permesso di ricostruire la struttura associativa e l'evoluzione internazionale della Fai. Le misure cautelari riguardano anche i militanti anarchici Alfredo Cospito e Nicola Gai, autori dell'attentato all'ingegner Adinolfi, condannati in via definitiva l'11 luglio 2014 in Cassazione.
Al primo erano stati inflitti 9 anni, 5 mesi e 10 giorni, al secondo 8 anni, 8 mesi e 20 giorni.