A seguito del terremoto dello scorso 24 agosto la Asl dell'Aquila ha effettuato delle analisi sulle acque potabili provenienti dai vari acquedotti, compreso quello di Pizzoli (L'Aquila). A seguito delle analisi è stata riscontrata la "non potabilità dei campioni provenienti dall'acquedotto del comune di Pizzoli". Per questo il sindaco del popoloso comune dell'aquilano, Gianni Anastasio, ha emesso un'ordinanza di sospensione dell'erogazione del servizio e di divieto dell'utilizzo dell'acqua potabile, analogamente a quanto avvenuto subito dopo il sisma anche a Montereale [leggi l'articolo].

Contro questa ordinanza si è scagliato, attraverso una nota, il consigliere di opposizione Egidio Ioannucci: "Un'ordinanza scarna, scritta in classico burocratese, che ha mandato i cittadini di Pizzoli nella confusione più totale. L'assenza di informazioni e il silenzio degli amministratori, sta creando incertezza nei cittadini sui possibili usi dell'acqua pubblica. Tutti i residenti sono assaliti da numerosi dubbi: quest'acqua potrà essere usata per cucinare, per l'igiene orale, per gli animali e come bisogna comportarsi nelle attività commerciali? I cittadini vogliono conoscere la natura dell' inquinante che rende l'acqua non potabile", sono le parole del consigliere comunale di Pizzoli.

L'ordinanza recita "E' sospesa fino a nuovo ordine l'erogazione del servizio di acqua potabile degli acquedotti comunali di Pizzoli" ma, secondo Ioannucci, "questo nuovo ordine non arriva e nel silenzio sordo dell'amministrazione, i cittadini sono costretti ad affidarsi ai social network, al passaparola, alla conoscenza comune, al 'si dice', per avere qualche informazione in più".

"Come consiglieri di minoranza - conclude la nota - ci siamo subito attivati, chiedendo visione delle analisi effettuate dalla Asl, ma fino ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta ufficiale, abbiamo le stesse informazioni dei cittadini, cioè nessuna. Ribadiamo che i cittadini di Pizzoli hanno il diritto di sapere cosa sta succedendo e soprattutto sapere come comportarsi. Tante sono le domande che si potrebbero ancora porre, ma l'unica cosa che ci sembra importante chiedere è una buona informazione".