Il Comando di Polizia Municipale rende noto che, nell’ambito dei controlli, ripresi negli ultimi venti giorni, in relazione a quanto disposto dalla reiterata ordinanza sindacale, con la quale si dispone l’obbligo, per gli assegnatari di alloggi Case, di apporre il nominativo su citofoni e campanelli, su 200 verifiche effettuate, sono emerse 40 infrazioni, sanzionate, come previsto dall’ordinanza stessa, con una multa di 50 euro.
I controlli sono ancora in corso e verranno condotti in tutti i quartieri Case. “Registro con amarezza questo dato – ha dichiarato il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente – che evidenzia come un quinto degli assegnatari di alloggi Case non rispetti alcune regole di normale convivenza, fissate nell’interesse della sicurezza e del funzionamento complessivo. Conoscere il nome del nucleo familiare domiciliato in un appartamento è fondamentale non solo per questioni di ordine pubblico, soprattutto in un momento complesso come quello presente, ma anche ai fini di Protezione civile, nonché per l’invio di comunicazioni. I controlli andranno avanti, – ha proseguito il sindaco – poiché questo escamotage è utilizzato anche per rendersi irreperibili ai fini della consegna di bollette e cartelle di pagamenti. Per tale ragioni verranno effettuate anche segnalazioni alle forze dell’ordine, per accertare l’esistenza di eventuali sistemi di scarsa trasparenza. A questo proposito – ha concluso Cialente - devo anche segnalare con rammarico che, nel momento in cui, nel rispetto di una legge, che peraltro io ritengo iniqua, si devono effettuare le letture dei contatori per quantificare i pagamenti a consumo individuale, vi sono assegnatari, con il contatore all’interno dell’appartamento, che si rifiutano di far entrare gli addetti. Siamo costretti a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, poiché queste persone, impedendo la lettura, mettono a rischio la possibilità di accensione delle caldaie nei tempi normativamente previsti per il 15 ottobre”.