Una transazione, un 'contratto' tra le parti con migliaia di cittadini.
E' la proposta di Nicola Trifuoggi che ospite della trasmissione 'Dentro la Notizia', in onda su TeleSirio, ha avanzato la sua ipotesi per risolvere i contenziosi con gli assegnatari di alloggi Case e Map riguardo il pagamento del conguaglio sui consumi di gas e acqua sanitaria per il periodo che va dall'aprile 2013 al dicembre 2014. "Ipotesi già discussa con il sindaco Massimo Cialente e con gli assessori della Giunta comunale - sottolinea Trifuoggi - che si sono mostrati assai interessati e hanno chiesto qualche giorno per rifletterci su".
Proposta che segna l'avvio della campagna elettorale del vice sindaco, convinto di presentarsi alle amministrative della prossima primavera con una coalizione di liste civiche, slegati dai partiti.
Ma facciamo un passo indietro. Sono oltre 5 mila (per la precisione 5 mila 437) le bollette, relative al conguaglio dei consumi di gas e energia elettrica riferiti al periodo aprile 2013-dicembre 2014, che sono state recapitate, in queste settimane, agli assegnatari di Case e Map. I consumi sono stati calcolati al netto dell'acconto già emesso nel 2014 e gli importi sono in media di circa 500 euro. C'è chi dovrà sborsare fino a 2 mila e 500 euro, però.
Malgrado il Comune abbia previsto forme di rateizzazione (fino a un massimo di 18 rate), non sono mancate le polemiche, per via del metodo di calcolo utilizzato nella ripartizione dei consumi, basato sulla metratura degli alloggi e non sulla lettura dei contabilizzatori, come avrebbero imposto le norme di carattere generale e come disposto, tra l'altro, dalla OPCM 39/45 che stabiliva, chiaramente, che gli assegnatari avrebbero dovuto pagare secondo i consumi individuali. Una specifica che, tra l'altro, era riportata anche nei contratti sottoscritti dai cittadini al momento dell'assegnazione. Fino a dicembre 2014, si è fatto in altro modo: da gennaio 2015, poi, i consumi sono stati ripartiti per metro quadrato e periodo di occupazione, con le relative fatture emesse ogni due mesi fino ad aprile 2016, quando il Parlamento ha imposto di tornare al calcolo per consumi individuali.
Dunque, ecco i ricorsi, centinaia, annunciati dagli assegnatari che già si erano rivolti al Tribunale ordinario per il calcolo dei consumi negli anni 2010/2014. Ricorso che è stato respinto per ragioni procedurali. I conguagli, però, si sarebbero dovuti calcolare a consumo. Come detto, non è accaduto. "Per questo - ha spiegato Trifuoggi - c'è il serio rischio che il Comune stavolta sia soccombente in giudizio".
Come sottolineato dal sindaco Massimo Cialente in conferenza stampa, inoltre, c'è un problema di equità: alcune palazzine, infatti, sono state costruite peggio di altre, e consumano di più. Inoltre, gli alloggi al piano terra spendono - in media - molto più di quelli al primo e secondo piano.
E allora? Ecco la proposta di Trifuoggi che, giusto ribadirlo, fa riferimento alla bollettazione del conguaglio sul periodo aprile 2013-dicembre 2014: in sintesi, "prendiamo i consumi totali degli alloggi Case e Map e dividiamoli per il totale dei metri quadrati. Così, si eliminerebbero sperequazioni tra cittadini". Ma non finisce qui: "La proposta, per essere valida, deve essere vantaggiosa per tutti i cittadini: detto che abbiamo già il costo medio a metro quadro, con il metodo di calcolo spiegato ci sarebbero cittadini che pagherebbero meno di quanto richiesto, altri che pagherebbero quanto dovuto, e altri ancora però, le famiglie che vivono ai piani superiori e che magari si ritrovano in una delle palazzine meglio costruite, che vedrebbero schizzare in alto le bollette. Per loro, interverrebbe il Comune dell'Aquila, accollandosi la differenza tra il calcolo con il conguaglio e il nuovo conteggio proposto". Trifuoggi ha già chiesto una stima di massima agli uffici preposti: "Parliamo di circa 320 mila euro".
Non si rischierebbe, però, di finire sotto la lente della Corte dei Conti? No, stando al vice sindaco del Comune dell'Aquila. E il motivo è presto detto: "La magistratura contabile interviene quando vi siano omissioni nell'acquisizione di beni e risorse finanziarie o quando c'è sperpero di denaro pubblico. In questo caso, si tratterebbe di una vera e propria transazione tra le parti: i ricorsi dei cittadini stanno partendo e, come detto, il Comune ha buone probabilità di risultare soccombente. Dovessero accettare la proposta sarebbero chiamati ad abbandonare i ricorsi pendenti e a non avviarne di nuovi, ovviamente: così, avremmo un risparmio importante per l'amministrazione".
Come non bastasse, Trifuoggi ha un'altra proposta in tasca: "E' necessario razionalizzare la presenza degli assegnatari nelle palazzine, svuotando completamente quelle che già sono poco abitate. Tuttavia, non si può imporre il trasloco ad una famiglia: dunque, dovremo fargli capire che vivere in pochi, in una piastra, significa spendere molto di più; inoltre, si potrebbe incentivare lo spostamento con l'assunzione da parte del Comune dei costi di trasloco e allaccio delle utenze". Di nuovo, "la Corte dei Conti si congratulerebbe per il risparmio dovuto allo svuotamento di piastre".
Problema risolto, insomma, si convincesse la Giunta e il sindaco Cialente che, ha spiegato Trifuoggi, "è preoccupato, al contrario di me, del possibile intervento della Corte dei Conti".
Una soluzione, comunque, andrà inviduata nei prossimi giorni, anche per indicare ai cittadini che già hanno ricevuto il conguaglio su come comportarsi. "D'altra parte, le bollette arrivate - in alcuni casi - presentano dei calcoli sbagliati, essendo state computate somme non dovute, e dunque sono già partite ulteriori comunicazioni a correzione degli importi richiesti". Il tempo per intervenire ci sarebbe, insomma. Staremo a vedere.
Restano legittimi dubbi su quanto accadrà con le prossime bollette. Da aprile 2016, infatti, i consumi dovranno essere calcolati individualmente, alloggio per alloggio, con i contabilizzatori. E si riproporranno le inique differenze di consumi tra un appartamento e l'altro, tra una palazzina e l'altra, tra un piano e l'altro. "La volontà politica è di sollecitare il Parlamento affinché assuma un provvedimento a modifica del disposto in Legge di stabilità", ha svelato Trifuoggi.
C'è altro, però. Se è vero che la bollettazione dei consumi per il periodo aprile 2013-dicembre 2014 è avvenuta a metro quadro per le "enormi problematiche riscontrate nella ripartizione sulla base delle letture dei contabilizzatori", da allora, nulla è cambiato. L'ha confermato proprio Trifuoggi. "Almeno un terzo dei contabilizzatori installati non sono funzionanti o, comunque, non sono attendibili. Su alcune piastre, sono stati montati persino al contrario (144 su 144 di una particolare marca). Alcuni sono stati spaccati, altri dati alle fiamme. Per altri, c'è il sospetto che, in passato, siano stati staccati e poi riattaccati, e potrebbe accadere di nuovo. Altri ancora, andavano tarati dopo 5 anni: operazione costosissima, da fare all'estero. Costa più la taratura che l'acquisto di un nuovo contabilizzatore".
Viene da chiedersi, insomma: come si stanno calcolando le utenze, in questi mesi?