Sabato, 29 Ottobre 2016 23:09

Bussi, Izs: "Fiume Pescara fortemente inquinato, sconsigliata la pesca"

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"La val Pescara è una bomba ecologica ormai scoppiata: i pesci del fiume Aterno Pescara sono fortemente contaminati da metalli pesanti, con il mercurio che supera i limiti di legge in un pesce su tre tra quelli pescati a valle di Bussi. Altri metalli pesanti come cromo e piombo mostrano valori più elevati nei pesci pescati a valle del sito nazionale di Bonifiche di Bussi, mentre a monte, sull'Aterno, altri inquinanti come diossine e cadmio mostrano valori più elevati. Una situazione pazzesca ed insostenibile, facciamo l'ennesimo appello perché partano le bonifiche". Così il Forum dell'Acqua, che diffonde oggi uno studio dell'Istituto Zooprofilattico di Teramo sull'ambiente del principale fiume abruzzese.

I dati relativi a pesci e macroinvertebrati campionati nel 2015 sono contenuti in un'ampia ricerca intitolata "Studio di un ecosistema fluviale ad elevato rischio ambientale mediante un approccio olistico basato sull'utilizzo di bioindicatori di diversi livelli nello spettro biologico" dell'Istituto zooprofilattico sperimentale (Izs) di Teramo, pubblicata sul sito web dell'ente [leggi la relazione integrale].

In totale sono stati campionati 35 esemplari di pesci: trote fario, cavedani, rovelle e barbi comuni. Complessivamente 17 pesci a monte di Bussi (Pescara) - Molina Aterno (L'Aquila) 14 e Vittorito (L'Aquila 3 - e 18 a valle, di cui 3 a Bussi e 15 a Manoppello (Pescara). Lo studio ha approfondito diversi parametri, misurando sia i valori dei diversi contaminanti presenti negli organismi, pesci e macroinvertebrati, sia un indicatore di stress, la presenza dei micronuclei negli eritrociti dei pesci. Ben 6 pesci sui 18 (33%) che sono stati campionati a valle della discarica hanno superato i limiti di legge per il mercurio.

Nessuno dei pesci catturati a monte ha superato questa soglia. A parte i limiti di legge, per cromo, mercurio e piombo i valori sono significativamente superiori a valle considerando tutti i pesci catturati. Questo vale anche nel confronto si includono solo i cavedani che sono stati catturati più frequentemente e che permettono un confronto più omogeneo.

"Ricordiamo che a Bussi officine per decenni è stato attivo un grande impianto cloro-soda che ha scaricato grandissime quantità di mercurio nel fiume", sottolinea in una nota il Forum dell'Acqua abruzzese.

Per quanto concerne le diossine e i PCB, le concentrazioni non hanno mostrato differenze significative tra i siti di monte e di valle né nel cavedano né nella trota, ad eccezione dei PCB non diossina-simili ICES che sono risultati significativamente più alti, inentrambe le specie, nei siti di monte. Tra l'altro un campione a Molina Aterno di rovella è risultato superiore ai limiti di legge, seppur di poco, per il parametro Diossine+PCB diossina-simili. Nelle conclusioni l'IZS scrive: "Questi dati mostrano come l'inquinamento per queste tipologie di sostanze sia ampiamente diffuso".

Molto interessante il dato relativo ai pesci che dopo essere stati campionati appena pescati sono stati tenuti in acqua di sorgente per 30 giorni: "Ebbene - afferma il Forum - dopo la stabulazione il numero di micronuclei è diminuito fortemente e significativamente, segno che i pesci hanno reagito positivamente ad un ambiente evidentemente privo del fattore di stress".

A proposito di quanto riscontrato su questo parametro nelle conclusioni l'IZS scrive: "Questi dati fanno ritenere che a valle della
discarica siano presenti sostanze con effetto genotossico cronico: gli stessi pesci analizzati, dopo un mese di depurazione in acqua di sorgente, hanno ridotto in modo significativo la loro frequenza media di micronuclei fino a 0,3 ‰". Per quanto riguarda i macroinvertebrati, è stato raccolto un unico campione costituito da 25 grammi di gammaridi, dei piccoli crostacei. Il valore del piombo nel sito di campionamento di Bussi Officine (0,56 mg/kg) è risultato superiore ai limiti di legge (l'IZS ha usato quelli riferiti al muscolo di pesce selvatico non essendoci limiti specifici per i gammaridi). Anche nei macroinvertebrati il valore del mercurio è risultato superiore nei campioni di Bussi e Manoppello rispetto a quelli raccolti a monte.

Nelle conclusioni l'IZS scrive testualmente che "il benessere dei pesci è minacciato, soprattutto a Bussi Officine e Manoppello, come dimostrano la presenza di micronuclei (danni genetici) negli eritrociti, dovuta all'esposizione a sostanze mutagene, e le maggiori concentrazioni di piombo, cromo e soprattutto mercurio (oltre i limiti di legge per l'umano consumo)" e che "la concentrazione di arsenico è rilevante in tutti i punti di campionamento ed è quindi necessario approfondire l'origine della contaminazione, soprattutto nella sua forma più tossica di arsenico inorganico".

Inoltre l'Istituto rileva che "l'esposizione alle sostanze tossiche è cronica, poiché la presenza dei micronuclei non si manifesta più dopo la depurazione, e quindi potrebbe derivare o dalla falda inquinata o da scarichi non trattati ancora attivi con continuità". L'IZS suggerisce che "la presenza di sostanze tossiche nei Pesci rappresenta un problema per l'umano consumo e quindi sarebbe necessario vietare la pesca almeno da Bussi Officine in poi o consentire solo la pratica del catch and release".

"Sono dati drammatici sotto ogni aspetto - afferma Augusto De Sanctis del Forum dell'Acqua - sia per le informazioni in sé, che testimoniano un inquinamento diffuso e pesante, sia perché fanno capire lo stato comatoso in cui versano le istituzioni. Finalmente dopo anni di lotte grazie all'IZS abbiamo dati sul mercurio sugli organismi del fiume Pescara, nonostante ci fossero segnali di allarme evidenti, noti non solo agli addetti ai lavori ma anche al pubblico visto che avevamo contribuito a diffondere queste conoscenze".

"Ci chiediamo dove siano le ASL di Chieti e Pescara, cosa facciano i loro dirigenti sulla prevenzione. Esistono? In generale è raggelante lo stato di irresponsabilità statale che parte dal Ministero dell'Ambiente e scende fino a tutti gli altri enti della filiera istituzionale. Noi per parte nostra continueremo a mobilitarci perché l'unica giustizia è la bonifica", conclude l'attivista abruzzese.

Ultima modifica il Sabato, 29 Ottobre 2016 23:28

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