Martedì, 15 Novembre 2016 11:58

Accord Phoenix, Asl sospende attività. Baldarelli: "Nessuna preoccupazione". Fegatelli (Fiom): "Vogliamo sapere cosa sta accadendo"

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Accord Phoenix, attività sospese in cantiere.

Personale dell'Azienda sanitaria locale ha eseguito un accertamento riscontrando alcune anomalie che dovranno essere sanate. In particolare, sarebbe stata rilevata la mancata installazione di una balaustra intorno ad una buca del cantiere e l'assenza di percorsi segnalati per i muletti. Questioni operative insomma, stando a voci interne alla società. Sta di fatto che sarebbero state comminate multe al Csa, responsabile della sicurezza, e alla stessa Accord Phoenix per non aver ottemperato alla necessaria vigilanza.

"E' vero, è momentaneamente sospesa l'attività di cantiere - spiega Francesco Baldarelli a NewsTown - ma le lavorazioni, per lo più, sono concluse. Stiamo rispondendo alle prescrizioni ma non abbiamo preoccupazioni particolari". Anzi, Baldarelli ci tiene a ringraziare la Asl "per la preziosa collaborazione: si stanno rivelando persone molto serie e corrette, ci hanno consentito di proseguire con la posa dei cavi di viabilità dei muletti e, in generale, ci stanno dando una grande mano anche per quel che riguarda l'avviamento della produzione".

Il consigliere d'amministrazione di Accord Phoenix non nasconde che l'azienda, in questi mesi, "si è sentita minacciata dal clima di ostilità che si respira in città: per questo, stiamo provvedendo autonomamente, con il coinvolgimento degli organi competenti, a predisporre gli accorgimenti necessari ad evitare qualsiasi problema per i lavoratori". In questo senso, "sono state condotte analisi sul sito e, individuali, sui lavoratori e sulle lavorazioni: sono risultate negative. Siamo più che tranquilli, operiamo in estrema sicurezza", ha ribadito Baldarelli. "Documenti, strumenti e analisi svolte garantiscono che il processo produttivo è perfettamente in regola".

Tanto è vero - ha aggiunto - che "l'azienda è al lavoro per predisporre il documento di valutazione dei rischi, e ringrazio ancora la Asl per la collaborazione".

In realtà, ci sono questioni da sistemare: "D'altra parte, siamo un'azienda internazionale, la linea produttiva lavorerà su procedure francesi e tedesche non ancora tradotte in italiano e, dunque, siamo impegnati a consegnare la documentazione tradotta, come rischiesto, e ad adeguare i passaggi laddove siano difformi alle prescrizioni italiane". Normali adempimenti per una azienda che dovrà lavorare 25 mila tonnellate l'anno di rifiuti d'apparecchiature elettriche ed elettroniche, ribadiscono dalla società.

Ma i sindacati vogliono vederci chiaro. "A questo punto, chiediamo che la Asl comunichi formalmente quali sono le criticità riscontrate", ha sottolineato ai nostri microfoni Alfredo Fegatelli, segretario generale Fiom-Cgil. "Ci sono delle persone che stanno lavorando in quel capannone, e vogliamo sapere cosa sta accadendo".

 

 

Ultima modifica il Martedì, 15 Novembre 2016 12:49

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