Mercoledì, 09 Ottobre 2013 09:49

Mafia, arrestato amministratore Fip che fornì isolatori progetto Case

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L'amministratore delegato della padovana Fip di Selvazzano, l'ing. Mauro Scaramuzza, e Gioacchino Francesco La Rocca, figlio del capomafia 'Ciccio', sono stati arrestati dai Carabinieri, assieme ad altri tre indagati, nell'ambito di un'inchiesta su un appalto pubblico da 140 milioni di euro per la "variante" del comune di Caltagirone (Catania). Nei loro confronti i militari dell'Arma hanno eseguito un ordine restrittivo del gip su richiesta della Dda della Procura di Catania che ipotizza, a vario titolo, i reati di associazione di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni e concorso esterno in associazione mafiosa.

Dalle indagini dei carabinieri sarebbe emerso l'interesse della storica famiglia mafiosa dei La Rocca, legata a Cosa nostra, nell'esecuzione dei lavori.

Secondo l'accusa, la cosca avrebbe agito affinché venissero dati lavori in subappalto a ditte direttamente controllate dal clan, con contratti artificiosamente frazionati in modo da eludere la normativa antimafia, percependo così un indebito profitto mediante l'ottenimento di finanziamenti pubblici.

Tra gli arrestati, come detto, c'è Mauro Scaramuzza, amministratore delegato della Fip di Padova, aggiudicataria dell'appalto (insieme alle società L&C unite in associazione temporanea di imprese) che secondo la Procura era «consapevole di apportare il contributo al clan La Rocca».
Si tratta dello stesso Scaramuzza indagato a L’Aquila per frode nella fornitura degli isolatori sismici del progetto C.a.s.e.

Ultima modifica il Mercoledì, 09 Ottobre 2013 09:59

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