Stanno arrivando i tir a Piazza D'Armi. Nell'area verde alle porte del centro storico dell'Aquila da stamane è in corso di allestimento il luna park di giostre di prassi quasi sempre montato negli ultimi anni nel quartiere di Santa Barbara.
E' una buona notizia? Dipende dai punti di vista. Non lo è per chi aspetta da anni il parco urbano, a corredo pubblico della pista di atletica e del campo da rugby, oltre che dello skatepark donato dalle curve calcistiche d'Italia e voluto dai Red Blue Eagles.
Perché il luna park rimarrà per un mese e sarà di serio intralcio alle attività del mini rugby, tra cui un concentramento regionale delle under 6, 8, 10 e 12. Centinaia di famiglie che si ritroveranno seri problemi di parcheggio e, dato ancora più importante, possibili difficoltà nell'attraversamento delle ambulanze, come prevedono le normative per i regolamenti. Per questo, a quanto si apprende, non sono poche le proteste da parte delle società organizzatrici.
E poi c'è la promessa mai mantenuta sulla costruzione di club house e spogliatoi per il rettangolo ovale, che porta - a due anni dall'inaugurazione del campo - a dover lasciare sempre incustodite le borse, in assenza di luoghi deputati e in presenza dei soli (e insufficienti, per capienza) spogliatoi "in prestito" dal campo di atletica.
Infine, lo skatepark. La struttura, fortemente frequentata, non ha recinzioni, e potrebbe prestarsi suo malgrado al bivacco tipico dei più giovani frequentatori del luna park, non muniti di skate. Ipotesi certamente non salutare per la pavimentazione.
Niente in contrario al luna park e a chi ci lavora, e ci mancherebbe. Ma è possibile che in una delle città più estese d'Italia l'unico spazio verde individuato per le giostre sia quel rettangolo vuoto dove dovrebbero - il condizionale è d'obbligo - esserci campi da basket e calcetto? Chi, all'interno dell'amministrazione comunale, ha deciso e autorizzato l'arrivo dei tir? L'attività del mini rugby potrà proseguire?