Sabato, 01 Aprile 2017 10:11

L'Aquila, corsi fantasma alla Confartigianato: Lombardo e Fulvi condannati a restituire 121 mila euro

di 

Costi “gonfiati” per la realizzazione di corsi di formazione in favore delle imprese e dei lavoratori aquilani colpiti dal sisma del 2009.

Con queste accuse, Luigi Lombardo e Pio Fulvi - all’epoca dei fatti presidente e amministratore delegato della Confartigianato dell’Aquila che dal 2014 è un nuovo soggetto giuridico - sono stati condannati dalla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti a restituire circa 121mila euro a Fondartigianato; già nel settembre 2015, la magistratura contabile aveva disposto il sequestro conservativo di parte dei loro beni [leggi qui].

L'investigazione di polizia giudiziaria è stata diretta all'accertamento del regolare impiego del contributo percepito dall'allora Confartigianato della provincia dell'Aquila che, nel 2011, aveva ottenuto dei finanziamenti pari a 205mila euro per l'erogazione di alcuni corsi di formazione professionale finanziati dalla Fondartigianato di Roma, nell'ambito del progetto denominato 'Formazione a favore delle imprese e dei lavoratori aquilani colpiti dal sisma del 06.04.2009'.

Stando al quadro investigativo fornito dalla Guardia di Finanza, Lombardo e Fulvi, quali responsabili dell’organizzazione dei corsi, nel rendicontare le spese sostenute, hanno utilizzato "artifizi e raggiri" tali da trarre in inganno la Fondartigianato di Roma poiché il costo realmente sostenuto sarebbe risultato notevolmente inferiore a quello reale. La Procura regionale della Corte dei conti, nella persona del vice procuratore Roberto Leoni, ha contestato una serie di fatture per un importo complessivo di 120.883 euro, vale a dire la stessa somma che ora i due dovranno restituire, in parti uguali.

In particolare, Lombardo e Fulvi avrebbero predisposto alcune 'note' riferibili alle prestazioni di docenza e tutoraggio che, di fatto, non erano mai state eseguite, o eseguite solo in parte ovvero, ancora, svolte in modo difforme da quello rendicontato. Tra l'altro, gli amministratori pro-tempore di Confartigianato avrebbero rendicontato l'avvenuto pagamento di un canone annuo di locazione per l'utilizzo di un modulo abitativo provvisorio (Map), dove si sarebbero svolti alcuni dei corsi, per un canone di 20 mila e 800 euro, quando invece il Map veniva utilizzato per soli tre mesi ed era di proprietà dell'associazione Cardinale Innocenti, di cui Luigi Lombardo, ex console generale di Malta a San Marino, e Pio Fulvi erano i responsabili. Altri 10mila euro si riferivano all’acquisto del materiale didattico, ma il costo è stato ritenuto "fittizio, in quanto i materiali erano stati forniti gratuitamente dalle società presso i cui cantieri si erano svolti i corsi".

Ma non è tutto: a suscitare non poche perplessità, nella magistratura contabile, i 50mila euro disposti a titolo di acconto a una società di Roma senza alcuna motivazione. Presso la stessa società sono state rinvenute altre due fatture aventi pari numero e data, di importo pari a 50mila e 60mila euro, non registrate in contabilità. I due, difesi dall’avvocato Vincenzo Calderoni, si sono giustificati sostenendo, innanzitutto, la natura privatistica dei fondi, poi che i corsi erano stati regolarmente svolti e che ogni pagamento sarebbe avvenuto secondo le direttive di Fondartigianato. La sezione (presidente Tommaso Miele, giudice Federico Pepe, relatore Gerardo de Marco) ha respinto, però, tutte le eccezioni.

"Non può dubitarsi - si legge in sentenza - della natura pubblicistica dei fondi gestiti dai due convenuti, sulla base di un programma imposto dalla pubblica amministrazione". Oltretutto, "i fondi in questione non si alimentano con i contributi degli imprenditori, ma funzionano con le somme erogate dall’Inps".

Ultima modifica il Sabato, 01 Aprile 2017 17:57

Articoli correlati (da tag)

Chiudi