Una giornata “porte aperte” per scoprire le prerogative e le attività del nuovo Poliambulatorio di Chirurgia giornaliera e Centro per la procreazione medicalmente assistita (Pma) gestito all’Aquila dalla società Sismer Servizi Abruzzo Srl.
L’iniziativa, aperta al pubblico, si svolgerà sabato prossimo, 17 giugno, a partire dalle 10.30 nei locali del centro in via Piemonte 2A, zona “Macchiole”.
La struttura ha 400 metri quadrati di spazio con più di 20 professionisti impiegati, macchinari all’avanguardia, 4 posti letto, zone chirurgica, laboratorio e degenza sterili.
“È la prima giornata aperta con i professionisti del servizio che si metteranno a disposizione della popolazione, per dare notizie sulle attività cliniche che vengono svolte nel Centro - spiega Giulio Mascaretti, professore associato di Ginecologia e Ostetricia presso l’università degli Studi dell’Aquila e responsabile organizzativo della struttura - Nei nostri programmi c’è la volontà di ripeterla con cadenza, inizialmente bimestrale e successivamente mensile, con tema fisso ed allargare la partecipazione ai colleghi medici per un confronto scientifico.
Il programma prevede una presentazione a opera dello stesso prof. Mascaretti e del dottor Luca Gianaroli, a seguire interventi su “I trattamenti di procreazione assistita”, con i due relatori e l’aggiunta della dottoressa Sara Mascaretti, e su “Attività ambulatoriali”, con trattazione degli specialisti Luciana Corona, Ambra Antonini, Rosita Manetta, Lodovico Vaggi, Carlo Spartera e Gian Paolo De Rubeis.
“Parleremo di diagnosi prenatale, procreazione medicalmente assistita, genetica, andrologia, urologia e nuovi orizzonti con tecniche innovative di tipo strumentale e non farmacologico, dermatologia oncologica e così via - illustra ancora Mascaretti - I servizi potranno essere approfonditi non tanto per un consulto medico, che è sempre possibile, quanto piuttosto per conoscere la struttura e le sue attività, con l’opportunità di visitarla dall’interno”.
Mascaretti conclude annunciando che “in programma c’è anche “di uscire fuori dalle nostre mura”, rivolgersi alla popolazione con iniziative di divulgazione: metteremo il centro a disposizione delle associazioni delle mamme, dei gruppi di azione civica e così via, per integrarci sempre più nel tessuto sociale della città”.