Giovedì, 13 Luglio 2017 13:15

GSA, Di Benedetto rassegna le dimissioni da presidente: il 17 e 18 luglio, l'elezione del Cda

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Ultimo giorno alla Gran Sasso Acqua per Americo Di Benedetto.

Undici anni dopo, infatti, il presidente della società ha rassegnato le sue dimissioni: così, è stata rimossa la causa di incompatibilità in vista del primo Consiglio comunale dell'era Biondi che si riunirà, domattina, con all'ordine del giorno la convalida degli eletti. Stando al testo unico degli Enti locali, Di Benedetto - in realtà - avrebbe potuto dimettersi entro dieci giorni dall'insediamento: ha preferito farlo stamane, a qualche giorno dalla scadenza naturale del secondo mandato, prorogato, come noto, di un anno.

"Oggi ho lasciato la Gran Sasso Acqua", ha annunciato l'oramai ex presidente su Facebook. "Porto con me ricordi colmi di sofferenze ma anche, e soprattutto, di grandi soddisfazioni. Sono stati anni importanti della mia vita, non li dimenticherò mai. Un abbraccio sincero a tutti i dipendenti, a tutti i Sindaci che, unanimemente, hanno voluto che io ne fossi il presidente per undici anni e a tutte le persone che si sono impegnate con me nell'amministrazione e che mi hanno voluto bene".

La Gran Sasso Acqua è un'azienda straordinaria, ha aggiunto; "è un patrimonio della nostra città e delle municipalità del comprensorio. Va difesa e protetta. Io lo farò. Sempre e per sempre. Domani, inizia una nuova esperienza. Farò il consigliere comunale della nostra città. Spero di esserne all'altezza. L'Aquila ne ha bisogno".

Dunque, il 17 e 18 luglio prossimi - in prima ed eventuale seconda convocazione - l'assemblea dei soci sarà chiamata a rinnovare il Cda; le indicazioni verranno dal Comune dell'Aquila che pesa il 46,15%, con i restanti Comuni che, in percentuale alle utenze, si suddividono il restante 53,75%. D'altra parte, la Gran Sasso Acqua spa è l'unica partecipata che - per il particolare ruolo svolto - mantiene il Consiglio d'Amministrazione; infatti, si tratta di una società totalitaria pubblica che gestisce il Servizio Idrico Integrato nella maggioranza dei trentasei comuni soci (Acciano, Barisciano, Cagnano Amiterno, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Collepietro, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, L'Aquila, Lucoli, Montereale, Navelli, Ocre, Ofena, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata D'Ansidonia, Rocca Di Mezzo, San Benedetto in Perillis, San Demetrio Nè Vestini, San Pio delle Camere, Sant'Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, Scoppito, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Villa Sant'Angelo, Villa Santa Lucia).

Lo abbiamo anticipato alcuni giorni fa: il sindaco Pierluigi Biondi ha deciso di affidare la presidenza ad una persona di fiducia, tenendo per sé la partecipata, stazione appaltante, tra l'altro, della maxi opera dei sottoservizi; è una postazione che fa gola a molti, trattandosi di un incarico di profilo squisitamente politico, essendo il presidente eletto dai sindaci, e - aspetto che non guasta - con una remunerazione importante che ammonta a circa 30mila euro lordi l'anno. I Comuni soci dovranno eleggere anche i consiglieri d'amministrazione (18mila euro lordi l'anno di stipendio), uno in quota centrodestra e l'altro in quota centrosinistra, da consuetudine informale. Inoltre, andrà rinnovato il collegio sindacale, oggi composto dalla presidente Claudia Marotta (stipendio di circa 30mila euro l'anno), figlia di Roberto, sostenitore di Di Benedetto alle elezioni, Nunzio Buzzi, in quota Cialente, ed Ettore Perrotti, in quota centrodestra (per loro, il compenso è stato di 20mila euro l'anno); con il prossimo esercizio, tuttavia, le cose cambieranno: il decreto Madia, infatti, ha reso obbligatoria la figura del revisore legale la cui indennità verrà detratta dai compensi riconosciuti ai revisori contabili che, fino ad oggi, si occupavano del controllo contabile e del controllo sullo statuto svolgendo, formalmente, due funzioni.

Ultima modifica il Giovedì, 13 Luglio 2017 14:19

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