Alessandro D'Alatri, direttore artistico del Tsa, il Teatro Stabile d'Abruzzo, si è dimesso.
Stando a quanto appreso, D'Alatri avrebbe rimesso il suo incarico già da qualche giorno ma la notizia, anticipata dal quotidiano online Abruzzo Web, è divenuta di pubblico dominio solo oggi.
Il regista aveva già deciso di non ricandidarsi per un secondo mandato (quello attuale sarebbe scaduto in autunno). Gli eventi degli ultimi mesi lo hanno poi spinto ad anticipare l'addio.
Alla base della scelta di D'Alatri ci sono varie ragioni. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il mancato finanziamento dello spettacolo che il Tsa aveva proposto per la nuova edizione dei Cantieri dell'Immaginario. L'ente, che era sempre stato presente nelle passate edizioni, avrebbe voluto realizzare un progetto speciale per il 150° anniversario della nascita di Luigi Pirandello ma la proposta ha ricevuto il punteggio più basso tra quelle avanzate per ottenere i fondi Cipe.
Quello dei Cantieri, tuttavia, è stato solo l'ultimo episodio in ordine di tempo. Il malcontento covava da un po'. A pesare sono stati anche altri fattori. A quanto pare, infatti, lo Stabile sta ancora aspettando di incassare i trasferimenti pubblici dell'annualità 2016 mentre per quanto riguarda il 2017 il Comune non ha ancora predisposto il bando per l'assegnazione della quota parte dei fondi Cipe riservata agli enti culturali inseriti nel Fus, il Fondo unico per lo spettacolo erogato dal Mibact.