Mercoledì, 02 Agosto 2017 20:31

Brucia l'Abruzzo, terzo giorno di fiamme ad Aragno. Roghi nel Pescarese

di  Roberto Ciuffini e Mattia Fonzi

Sono già 100 gli ettari di vegetazione divorati dall'incendio che da ieri sta interessando la zona compresa tra Aragno e Assergi, frazioni dell'Aquila. 70 di questi sono, anzi erano, coperti da un bosco che ora non c'è più.

L'incendio brucia ormai da tre giorni, mentre stanotte (foto) le fiamme si sono rialzate a causa del vento. Dall'alba di stamane ha ricominciato a volare il canadair che sta operando da 72 ore sull'area.

Al momento il rogo, sulla cui origine dolosa sembrano non esserci più dubbi, è stato circoscritto ma sulla linea del fuoco, lunga circa 500 metri, c'è un lato, quello verso Collebrincioni, che sta ancora bruciando: i vigili del fuoco e le altre squadre di uomini e volontari al lavoro lo stanno tenendo sotto controllo. Situazione meno grave sull'altro estremo del fronte, verso Assergi, dove il peggio sembra essere passato.

Purtroppo le condizioni meterologiche e climatiche - soprattutto le alte temperature e il vento - favoriscono il propagarsi delle fiamme e rendono le operazioni di spegnimento, già improbe a causa della collocazione dell'area interessata, situata in una zona piuttosto impervia, particolarmente difficili.

La buona notizia è che le fiamme non sono arrivate fino al paese o alle abitazioni e che fino ad ora non ci sono feriti. Oltre ai mezzi terrestri, anche oggi sono stati impiegati due canadair e vari elicotteri, che hanno effettuato oltre 80 lanci.   

"Il danno è enorme, perché sono bruciati 70 ettari di bosco. La situazione è grave ma sotto controllo" ha affermato a NewsTown l'assessore all'Ambiente del comune dell'Aquila Emanuele Imprudente, anche lui rimasto tutto il giorno in prima linea: "Avremmo bisogno di più mezzi aerei, quelli che ci sono non sono sufficienti perché impegnati su più fronti. Ho fatto richiesta alla Protezione civile regionale per averne di più. Questa emergenza ha confermato la necessità di convertire al più presto l'aeroporto di Preturo a aeroporto di Protezione civile. E' assurdo che uno scalo come quello non sia utilizzato come base di partenza per mezzi aerei antincendio".

"Il Coc comunale continuerà a rimanere aperto" spiega Imprudente "Vorrei ringraziare tutti gli uomini e le squadre che anche oggi si sono impegnate in prima linea:  i vigili del fuoco, i carabinieri-forestali, gli addetti della protezione civile regionale e comunale, gli operai il personale del Comune impegnato, le organizzazioni di volontariato presenti e l'esercito".

Molti aquilani sono riandati con la memoria a dieci anni fa e hanno paragonato questo incendio a quello che, nel 2007 - altro annus horribilis per via dei roghi - distrusse il bosco della collina di S. Giuliano, quello del santuario della Madonna Fore. Benché importanti, tuttavia, i danni odierni risultano più contenuti rispetto a quelli del 2007.

Usi civici Aragno: "Ritardi negli interventi, primo canadair dopo tre ore"

"Il primo intervento da parte di un solo canadair c’è stato alle ore 14:50 ovvero dopo più di 3 ore dalle prime segnalazioni (ore 12:30 circa). Addirittura il primo elicottero dei Vigili del Fuoco è arrivato alle ore 16 e 10, dopo quasi 5 ore".

Mentre sono ancora in corso le operazioni di spegnimento dell'incendio, il comitato dell'amministrazione separata degli Usi civici di Aragno, in una nota, parla di "ritardi inammissibili" negli interventi dei mezzi aerei e stigmatizza la mancata installazione, nella zona interessata dalla fiamme, di telecamere e foto-trappole, malgrado in quella stessa area, negli ultimi dieci anni, vi fossero stati diversi episodi di incendi di origine dolosa.

La nota completa

"L'Amministrazione Separata Beni Usi Civici di Aragno, all’indomani dal devastante incendio che ha interessato la pineta a ridosso della nostra frazione, in un territorio di demanio civico, intende porre all’attenzione di tutte le Istituzioni ed Autorità competenti la situazione drammatica che è venuta a crearsi nell’incendio di ieri 1 Agosto 2017: il primo intervento da parte di un solo Canadair c’è stato alle ore 14 e 50 ovvero dopo più di 3 ore dalle prime segnalazioni (ore 12 e 30 circa), addirittura il primo elicottero dei Vigili del Fuoco è arrivato alle ore 16 e 10, dopo quasi 5 ore, quando ormai il rogo si era già ampiamente sviluppato, arrivando a poche centinaia di metri dalle abitazioni e divorando ettari di pineta, come era prevedibile data la zona impervia difficile da raggiungere con gli automezzi".

"Non è ammissibile che in un territorio montano e boschivo, immersi nella natura e circondati da Parchi Nazionali, nella cosiddetta Regione Verde d’Europa e nella sua città Capoluogo, non si disponga di velivoli propri per intervenire istantaneamente in simili situazioni, ma bisogna attendere i mezzi da fuori Regione! Basterebbe rendere l’aeroporto di Preturo, attualmente senza una reale funzione, operativo per simili operazioni e strategico per l’intero Centro Italia dotandolo di mezzi idonei, vista la vicinanza al bacino di Campotosto ed ai territori boschivi".

"Inoltre la zona di innesco dell’incendio di ieri, a ridosso delle abitazioni, negli ultimi dieci anni è stata interessata più volte da simili tentativi presumibilmente di origine dolosa, purtroppo però non si è mai provveduto all’istallazione di telecamere o foto-trappole per individuare gli eventuali responsabili, mentre oggi il danno è irreparabile".

"Tutto ciò non vuole essere una polemica ma un appello, agli Enti ed Organi preposti, a pianificare attentamente tutte le possibili operazioni atte alla salvaguardia del territorio ed assumere idonei provvedimenti".

Il giallo delle autobotti ferme

Il quotidiano online Abruzzo Web ha riportato ieri la notizia secondo la quale cinque autobotti della Forestale, oggi Comando per la tutela forestale dell'Arma dei carabinieri, sarebbero ferme nei garage del Corpo all'Aquila, nonostante, come si è visto, ci sia un gran bisogno di mezzi, sia terrestri che aerei.

Stando a quanto riportato dal giornale, secondo "il tenente colonnello Carlo Console, responsabile del Reparto carabinieri forestali del Parco del Gran Sasso, si tratta di mezzi acquistati dal Ministero dell'Ambiente e destinati ai Parchi che sono tuttora in attesa di transitare agli Enti Parco: i ritardi - fa notare Console - non sono da imputare ai forestali ma alle pastoie burocratiche che derivano dall'applicazione della legge del dicembre 2016 (quella che ha eliminato il Corpo Forestale inglobandolo dei Carabinieri, ndr) e non ci si può ricordare delle cose dopo che queste avvengono, come accade per i terremoti".

Sulla questione la senatrice del Pd Stefania Pezzopane ha annunciato la presentazione di un'interrogazione parlamentare.

Roghi anche a Caramanico Terme e Alanno

In Abruzzo continua l'emergenza incendi. Focolai si sono sviluppati in più parti della regione. I più gravi hanno colpito, oltre all'Aquila, Caramanico Terme e Alanno, comuni in provincia di Pescara.

A Caramanico da ieri sono in corso le operazioni di spegnimento dell’incendio che si è sviluppato a partire da ieri nelle zone di Riga e Decontra, nei pressi della Valle dell’Orfento.

Sul posto sono presenti i vigili del fuoco, gli uomini della Protezione civile, i carabinieri forestali e alcuni volontari. Il rogo sta interessando un’ampia zona di terreno sul quale sono presenti pini e ginestre.

La zona dell’incendio risulta impervia e di non facile accesso e sin dalla mattinata odierna è in azione un canadair che sta effettuando dei lanci dall’alto. Nella notte appena trascorsa le fiamme, alimentate anche dal forte vento, hanno minacciato alcune abitazioni in contrada Riga.

I vigili del fuoco, lavorando in maniera costante sono però riusciti a evitare che il rogo raggiungesse effettivamente le case.

Ad Alanno, invece, ieri un rogo è divampato nella zona industriale dove sono andate in fiamme alcune sterpaglie. Il pronto intervento dei vigili del fuoco ha scongiurato che il rogo raggiungesse alcune aziende.

 

Ultima modifica il Giovedì, 03 Agosto 2017 15:39

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