Sono stati identificati quattro dei cinque ragazzi che lo scorso 29 ottobre sono entrati dentro la scuola media “Dante Alighieri” rendendosi colpevoli di un atto di bullismo.
Si tratta di due italiani, un macedone e un rumeno, tutti minorenni di età compresa tra 14 e 15 anni e tutti studenti dell'Itis, l'istituto che si trova di fronte la Dante Alighieri, dall'altro lato della strada, in zona Colle Sapone.
Sono ancora in corso, invece, le indagini per identificare il quinto. Nessuno di loro aveva precedenti penali, anche se la polizia sta cercando di capire se già in passato si fosserp resi responsabili di atti simili.
I fatti. La mattina del 29 ottobre i cinque denunciati si sono intrufolati all'interno della "Dante Alighieri" poco dopo il suono della campanella, confondendosi tra gli altri studenti.
Nella confusione generale che precede l'inizio delle lezioni, tre di loro sono riusciti a entrare dentro una classe, una terza media, mentre un quarto rimaneva a fare da “palo” davanti la porta e un quinto, quello che la polizia deve ancora identificare, stazionava in corridoio, partecipando solo marginalmente.
Per una manciata di minuti, i tre bulli hanno terrorizzato e tenuto sotto scacco i loro coetanei, prima intimando loro di fare silenzio, poi insultando e apostrofando ingiuriosamente una ragazza.
Sarebbero state proprio le offese rivolte dai tre alla giovane a spingere alcuni suoi compagni di classe a intervenire. Uno di loro è stato strattonato e spintonato contro un muro da uno dei bulli ma ad avere la peggio sono stati altri due ragazzi aggrediti: uno è stato preso da uno dei bulli al collo mentre l'altro ha rimediato un cazzotto allo zigomo.
A quel punto, accortosi che stava per sopraggiungere un insegnante, il gruppetto è fuggito, uscendo indisturbato dalla scuola.
Grazie alle descrizioni fornite dagli studenti e dai loro genitori e a un appostamento compiuto la mattina seguente dalla polizia, gli agenti della squadra mobile non hanno impiegato molto tempo a identificarli.
Sembra, peraltro, che il giorno prima della bravata, i cinque si fossero già introdotti all'interno del cortile esterno della "Dante".
Per tre di loro, quelli che hanno fatto irruzione dentro la classe, i reati ipotizzati sono lesioni in concorso e violenza privata mentre per quattro anche ingiurie, minacce e percosse. Per questi ultimi reati, tuttavia, si potrà procedere solo in caso di querela di parte (che dovranno essere i genitori delle vittime a sporgere).
Per tutti e cinque, invece, ci sarebbero gli estremi per una denuncia per interruzione di pubblico servizio.
“Si è trattato di un episodio di bullismo fine a se stesso” ha detto in conferenza stampa il dirigente della squadra mobile dell'Aquila Maurilio Grasso “I cinque ragazzi non ce l'avevano con nessuno degli alunni né c'erano situazioni pregresse legate a episodi di vendetta o a spedizioni punitive. Pur trattandosi di un fatto grave, da condannare e da non sottovalutare, è stata, insomma, niente più che una bravata. Parliamo di tutti ragazzi che vengono da famiglie normali, con genitori che lavorano. Non dobbiamo colpevolizzarli più di tanto. Sono dei ragazzini, tra l'altro hanno già manifestato l'intenzione di scusarsi”.
Pur avendo sottolineato che non esiste alcun allarme sociale riguardante il bullismo, Grasso, e insieme a lui il dirigente della squadra volante, Enrico Rendesi, hanno tenuto a rimarcare come la polizia stia tenendo costantemente sotto osservazione le scuole e più in generale la fascia giovanile, anche perché, spesso, gli episodi di bullismo o altre forme di violenza e intimidazione avvengono lontano dalle scuole, quando, magari, i ragazzi tornano a casa o escono per andare in centro.
“Ci sono altre situazioni all'Aquila che si sono concretizzate nel recente passato, altri atti di bullismo” ha detto Grasso. “Parliamo di numeri bassi, non c'è nessun allarme sociale. Riscontriamo, però, rispetto al passato, una maggiore determinazione, da parte dei genitori, a denunciare questi episodi”.
“Sottoponiamo le scuole a controlli continui” ha detto Rendesi “soprattutto quelle localizzate nella zona di Colle Sapone.”
Il mese scorso, sempre alla "Dante Alighieri", si era verificato un altro episodio che aveva costretto la squadra mobile a intervenire. Alcuni ragazzi, non ancora identificati, avevano rotto una finestra della scuola lanciando mele e altri oggetti. Un atto di vandalismo gratuito, che però non sembra avere alcuna connessione con quanto accaduto l'altro ieri.