Martedì, 26 Settembre 2017 13:57

Assistenza domiciliare alle donne operate per carcinoma mammario, firmato protocollo d'intesa tra Asl e "L'Aquila per la vita"

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Un protocollo d’intesa per garantire assistenza domiciliare alle donne sottoposte a intervento chirurgico per carcinoma mammario.

A firmarlo sono state la Asl L'Aquila-Avezzano-Sulmona, nella persona del direttore generale Rinaldo Tordera, e la onlus L’Aquila per la vita, attraverso il suo presidente, Giorgio Paravano.

Grazie all'accordo, il percorso riabilitativo post-operatorio sarà effettuato gratuitamente e direttamente a casa delle pazienti da personale specializzato attraverso macchinari all'avanguardia acquistati con una donazione dell'ufficio di presidenza del Consiglio regionale, circa 80 mila euro provenienti dai residui patrimoniali della fondazione “Abruzzo risorse”, la onlus a cui l’ufficio diede vita subito dopo il terremoto del 2009 per raccogliere fondi da destinare ai territori e alle popolazione colpite.

Oltre alla riabilitazione fisica, il protocollo prevede anche un supporto e un'assistenza psicologica, fornita dall’équipe “Pronto intervento psicologico”, altro progetto finanziato da L’Aquila per la vita.

Alla firma dell’intesa, oltre a Tordera e a Paravano, erano presenti anche il direttore del reparto di Senologia dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, Alberto Bafile; il professor Edoardo Alesse, direttore del dipartimento di Scienze cliniche applicate e biotecnologie dell’Università dell’Aquila; il professor Franco Marinangeli, direttore del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale San Salvatore, e l’oncologa Federica Aielli, ricercatrice nel dipartimento di Scienze cliniche applicate e biotecnologie dell’Università dell’Aquila.

“Molte donne sottoposte a intervento per carcinoma mammario” ha spiegato il dottor Bafile “dopo l’operazione manifestano la volontà di non tornare in ospedale. Questo protocollo di intesa permetterà loro di affrontare il percorso riabilitativo direttamente a casa, alleviando le loro sofferenze non solo fisiche ma anche psicologiche”.

La deospedalizzazione consentirà inoltre all’ospedale di decongestionare i propri reparti, anche se bisognerà limare e perfezionare l'accordo affinché non vada in conflitto con le linee guida sull’assistenza sanitaria domiciliare stabilite dalla Regione, in base alle quali avrebbero diritto alle cure casalinghe solo i pazienti impossibilitati a camminare e a muoversi fisicamente per raggiungere le strutture ospedaliere.

Per quanto riguarda l’ambito territoriale nel quale sarà garantita l’assistenza, per i primi tempi esso sarà limitato al comprensorio aquilano, così come stabilito dai confini della vecchia Asl dell’Aquila. Grosso modo, da Montereale fino a Navelli, inclusi il comune di Tornimparte e l’Altopiano delle Rocche (tranne il comune di Ovindoli). L’obiettivo, però, è di arrivare a coprire, in futuro, tutta la provincia dell’Aquila, quindi anche i comprensori di Avezzano e Sulmona.   

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