Venerdì, 10 Novembre 2017 14:38

Ctgs, la verità di Giuliani. Perilli: "Chi lo maledice faceva la fila fuori la sua porta"

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"Fulvio Giuliani ha avuto il classico destino dell'uomo che amministra un potere e poi, quando la sua era sta per terminare, conosce la solitudine ed il tradimento. Ricordo benissimo consiglieri comunali, regionali, assessori e segretari di Partito condividere l'operato dell'amministratore unico del Ctgs, accompagnarsi con lui e spesso fare la fila fuori la sua porta. Gli sviluppisti poi non hanno fatto mai mancare il loro sostegno e la loro considerazione per il Presidente Giuliani. Arriva l'amministrazione Biondi e quasi tutti vengono folgorati sulla via della colpevolizzazione del Presidente Giuliani, che, unico tra gli amministratori delle partecipate, viene rimosso. Chi faceva la fila fuori la sua porta ora lo maledice tutti i giorni e i suoi alleati politici svaniti, evaporati".

A dirlo è Enrico Perilli, già consigliere comunale del Partito della Rifondazione comunista e, fino a giugno, presidente della Commissione territorio.

Perilli non ha condiviso alcune delle scelte di Giuliani, "e nel rispetto di ruoli e funzioni - ricorda - ci siamo confrontati, civilmente. Ora sono l'unico. a nome mio e del mio partito. ad esprimergli solidarietà dopo l'ennesimo attacco da lui subito. Tutto ciò che non va adesso improvvisamente ha un responsabile, un nome e un cognome: Fulvio Giuliani", l'affondo di Perilli.

La vicenda delle Fontari, secondo Perilli, è emblematica: "Chi si è innamorato di un progetto irrealizzabile e poi infognato in una testarda e stupida lotta contro norme e enti che non potevano fare altro che quello che hanno dovuto fare, ora urla per scaricare la propria responsabilità ad altri. Si citano dunque documenti che non c'entrano nulla e si omettono intere parti di verbale e poi vai, ad insultare come sempre ed a compiacersi della propria falsità e malignità (ogni riferimento agli sviluppisti non è casuale). Il Pd? Gli ex amministratori? Tutti in silenzio".

Fulvio Giuliani ha inoltrato a Enrico Perilli una sorta di memoriale, "che non voleva venisse pubblicato e che solo dopo le mie pressioni ha acconsentito a rendere noto. Mi sono permesso di insistere - sottolinea Perilli - perché ritengo che tollerare campagne di odio e denigrazione è pericoloso ed ingiusto, imbarbarisce ancora di più, se possibile, la convivenza della nostra comunità aquilana; perché la verità va detta altrimenti si impongono in nome di interessi particolari versioni false, maligne e tendenziose".

E dunque, eccolo il memoriale, piuttosto alcuni appunti sparsi di Giuliani sugli anni di gestione del Ctgs e, in particolare, sul parere del collegio sindacale allegato al Bilancio.

"Ho ripreso la relazione del revisore e del collegio sindacale rispondendo punto su punto a quanto addebitatomi", le parole di Giuliani. "Il presidente del collegio ha sempre avuto, non solo nei miei confronti, un atteggiamento ispettivo e sospettoso senza mai tenere in considerazione che la natura delle scelte fatte e delle decisioni adottate sono state sempre tutte prese nella direzione della difesa della società. Già il primo bilancio (anno 2015) registrava una diminuzione delle perdite di più di mezzo milione ma con il secondo, che chiude in attivo, si sono infuriati perché cade l’obbligo della liquidazione", la prima stoccata.

Per quanto attiene alla fornitura di energia elettrica, invece, il debito verso Enel ammontava ad inizio 2016 a 291.488 euro. Il Ctgs era inserito in “fascia di garanzia”, la qual cosa comportava il riconoscimento ad Enel di un prezzo di circa 0,31 al Kwh. Tale costo avrebbe dovuto garantire la regolare somministrazione di energia. La società ha proposto ad Enel un piano di rientro da spalmare negli esercizi successivi che avrebbe comportato un ulteriore aggravio di più di 9.000 euro ad ogni scadenza (già difficilmente rispettabili). A fronte di un provvedimento di sospensione di energia deliberato da Enel e (grazie ad un negoziato estenuante notturno…) differito nel tempo tra mille difficoltà, si è provveduto, con carattere d'urgenza, ad individuare un altro gestore disponibile alla fornitura del servizio. Di tutte le aziende interpellate l’unica che ha accettato il subentro (con condizioni di grande risparmio per il Ctgs) è stata Aterno Gas and Power. Si è quindi provveduto, sempre con carattere di urgenza, ad assegnare la fornitura di energia 'nelle more della predisposizione di un bando di gara' che, anche se deliberato, ancora non è stato pubblicato. C’è da sottolineare che il passaggio al nuovo gestore, oltre ad assicurare la continuità nell’erogazione di energia, ha comportato un risparmio di circa 100.000 euro su base annua (0,22 euro/Kwh)".

E per ciò che attiene alla funivia delle Fontari? "L’incarico di Direzione Lavori è stato affidato con determina 113 del 30 dicembre 2016. A valle dell’aggiudicazione alla società Altevie Srl, la società concorrente, Studio Pignatelli - dopo la formale richiesta di accesso agli atti - ha posto opposizione impugnandola innanzi al Tar. L’incarico è stato comunque riconfermato nelle more della sentenza che, appena uscita, ha di fatto respinto la richiesta dello Studio Pignatelli di annullamento della gara. Il contratto da me sottoscritto nel luglio 2017 attendeva (e attende) ancora la sottoscrizione da parte del Rup (geom. Saotta) e dell’ingegner Cordeschi. Per quanto attiene alle 'necessarie autorizzazioni' alla data della relazione del collegio sindacale, quelle ottenute erano sufficienti alla consegna del cantiere. C’è da segnalare che, per quanto attiene alle stesse, a valle della vicenda di Rigopiano, la legislazione in materia ha subìto modifiche e che la relazione già consegnata attinente al rischio valanghe (trattandosi di sostituzione letterale dell’impianto) è stato necessario ripresentarla in quanto le nuove norme prevedevano un rapporto non antecedente a tre mesi. Quella da noi presentata era la stessa che permetteva alla 'vecchia' Fontari di funzionare".

Per quanto attiene al pagamento dell’anticipazione del 10% prevista dal contratto e sollecitata dal collegio e dal sindaco, invece, "la stessa è stata pagata attingendo totalmente ai fondi Cipe (il 10% dovrebbero essere Fondi Par/Fas) e soltanto dopo aver ottenuto le autorizzazioni mancanti".

Inoltre, per quanto attiene alla modifica del percorso, "la società Leitner – contrariamente a quanto sottoscritto in fase d'aggiudicazione – ha richiesto (ed ottenuto) un nuovo capitolato d’oneri sulla base del quale è stato riformulato il progetto attualmente in esecuzione (che seppur più breve prevede lo stesso tempo di realizzazione). Quindi era perfettamente preparata al lavoro".

Capitolo spinoso, il presunto improprio utilizzo dei fondi Cipe.

"L’utilizzo parziale dei fondi Cipe" dice Giuliani "si è reso necessario in maniera di molto ridotta rispetto a quanto evidenziato dal collegio per far fronte ai costi dei primi mesi del 2017. Tale necessità è nata dalla situazione di emergenza che si è creata all’inizio dell’anno per vie delle abbondanti nevicate e delle susseguenti slavine che hanno interessato la stazione sciistica. Giova ricordare che ben tre tralicci che portano energia a monte sono stati divelti dalle slavine e che per la loro sostituzione si sono rese necessarie tre settimane di lavoro (e di chiusura stazione e Hotel). A seguito, poi, della scelta del direttore di esercizio di sospendere l’esercizio della seggiovia Fontari per diversi giorni (causa usura sulle staffe di alcune vetture) e dalla successiva decisione dell’Ustif di Roma di estendere i controlli a tutto la seggiovia gli impianti sono rimasti chiusi per altre tre settimane perdendo il periodo migliore della stagione (fine feb – marzo 2017)".

"In data 13 marzo" prosegue Giuliani "il sottoscritto presentava, quindi, una richiesta di anticipazione di detti fondi alla proprietà e al collegio Sindacale motivando la necessità di anticipo di dette somme e precisando che tale anticipo liquidità sarebbe stato reintegrato dai contributi regionali e/o Comunali non ancora trasferiti al Ctgs. Le somme prelevate sono state quindi successivamente reintegrate. L’importo di circa 450.000 euro segnalato dal collegio sindacale è il risultato dell’importo trasferito dal Comune dell’Aquila al Ctgs (7.165.000 euro) meno il saldo contabile sul conto corrente aziendale".

"C’è da segnalare" si legge ancora "che più della metà di detti fondi sono stati utilizzate proprio per il pagamento degli investimenti previsti nel piano di sviluppo (1° SAL Ostello, motoslitta, fresa spazzaneve, ecc.). Segnalo tra l’altro che i fondi Cipe ammettono a rendicontazione anche il costo del personale impegnato nella realizzazione di detti investimenti stimato, alla data del bilancio, in circa 40.000 euro (l’amministratore unico ha preparato e verificato una modulistica specifica circa l’attribuzione coerente di detto costo). Ad oggi, quindi, i fondi Cipe, per quanto risulta allo scrivente, sono stati utilizzati tutti coerentemente per gli investimenti previsti".

Contratto di servizio. "Per quanto attiene il contratto di servizio" racconta Giuliani "il Ctgs ha trasmesso, entro le scadenze previste, il chilometraggio della funivia. L’anno 2016 si è, inoltre, caratterizzato con una attività superiore alla media degli anni precedenti. La riduzione dell’importo è dovuta alla norma che prevede minori trasferimenti alle municipalizzate da parte dei Comuni. Gestione diretta strutture ricettive La scelta di passare alla gestione diretta delle strutture ricettive (Hotel + Rifugio Fontari) si è resa necessaria dal fatto che tutti i precedenti gestori (nessuno escluso) non hanno, negli anni, ottemperato agli impegni assunti all’atto della sottoscrizione del contratto di gestione. Questa situazione ha comportato, oltre alle perdite dovute al mancato incasso dei canoni, a sostenere ingenti spese legali nei (vani) tentativi di ottenere quanto dovuto dagli ex gestori".

"Il Ctgs" si legge ancora "è in perdita strutturale, da sempre i costi di gestione sono superiori alle entrate. Soltanto aumentando queste ultime si può pensare di arrivare ad una condizione di pareggio. Detta scelta è stata presenta, condivisa ed approvata nel corso dell’assemblea societaria ed è inserita come misura nel piano di risanamento approvato dal Consiglio Comunale. Per quanto attiene alla scelta del personale dipendente da assumere, dopo un breve periodo in cui si è fatto ricorso a contratti di lavoro interinali, sono stati pubblicati bandi pubblici nei quali erano precisamente individuate le figure professionali da assumere, la loro retribuzione, il tipo di contratto, la durata ecc. Il tutto è stato supportato dalla presentazione di un business plan (relativo all’Hotel) che prevedeva tutte le variabili necessarie per poter deliberare in tal senso".

"C’è da segnalare" osserva Giuliani "che a fronte di un numero di addetti di circa 28 unità (per l’Hotel) in forza con le precedenti gestioni il Ctgs si è attestato a 18. Il fabbisogno di personale è stato attentamente elaborato e pianificato. Prima di procedere su questa scelta il Ctgs ha avviato un piano di collaborazione con l’Istituto Alberghiero dell’Aquila con il quale, inizialmente, si era stabilito un protocollo che non è stato poi sottoscritto dall’Istituto. Sono state fatte numerose riunioni con gli albergatori locali (Fonte Cerreto) per condividere una offerta premiante per ognuno (il Ctgs si sarebbe occupato unicamente della ospitalità a monte). Dalle diverse riunioni con l’Associazione degli albergatori dell’Aquila è nata una collaborazione con Daniel Franchi (rappresentante di Feder-Alberghi all’interno dell’associazione degli albergatori) che ha assistito la società nell’organizzare l’offerta ricettiva".

Per quanto riguarda le consulenze "scopro" scrive Giuliani "nella relazione di aver affidato genericamente 16 consulenze per un importo complessivo di 160.000,00 euro. Incuriosito mi documento ed arrivo a capire che l’importo totale è comprensivo della remunerazione (annua) del direttore di esercizio, dell’affidamento a Struttura Specializzata (SDA) degli aspetti attinenti alla sicurezza del lavoro (già esistenti da anni), e delle parcelle sostenute per le spese legali per contenziosi già in essere al momento del mio insediamento (Comola, Pecilli Eventi, Campo Nevada ecc.)".

Cause dipendenti/mansionario. "In 20 mesi di attività" continua Giuliani "lo scrivente ha gestito unicamente contenziosi con i dipendenti già in essere al momento dell’insediamento. Nessun dipendente, ripeto, ha avanzato contenziosi derivanti dall’attribuzione di nuove funzioni. Ove possibile i vecchi contenziosi sono stati transati con vantaggio della società (in termini economici e di relazioni). Per quanto attiene alla pianta organica il Ctgs presenta (tra uffici e personale di servizio) circa 15 esuberi (su 22 dipendenti). Su questo aspetto sono stati avviati colloqui con la precedente amministrazione per arrivare ad una soluzione che non fosse soltanto conflittuale. Per quanto attiene alla gestione del personale si è cercato il coinvolgimento possibile con deleghe di responsabilità/obiettivi che, non sempre, hanno trovato il dovuto riscontro. Sono stati formalmente creati i servizi: Amministrazione, Commerciale, Acquisti, Affari Generali, Biglietteria, Capi Servizio. Il pignoramento effettuato sul cc della società del 30/5/2017 è riferito ad un contenzioso avviato nell’anno 2013 per aver assegnato ad una dipendente mansioni di “segreteria verbalizzante del Consiglio di Amministrazione” dell’epoca. Si precisa che anche in quel periodo regnava lo stesso Presidente del Collegio Sindacale".

Determine. "Le determine" osserva Giuliani "sono state regolarmente adottate. La ritardata trascrizione nel libro bollato è stata (presumo) generata dal contenzioso di cui sopra (la segretaria verbalizzante ha ripreso la funzione soltanto dopo aver ottenuto dal tribunale quanto richiesto). Sistema di controllo accessi Anche in questo caso l’improvvisazione citata è tutta del Collegio Sindacale. La Regione Abruzzo ha da tempo avviato (e il Ctgs ha contribuito ai tavoli organizzativi) l’emissione di uno Ski Pass Regionale. Detto Ski Pass prevede il ricorso ad un sistema “open pass” che ha la caratteristica di prescindere dai sistemi di controllo delle singole stazioni garantendo la libera circolazione di tutti gli Ski Pass su tutte le stazioni invernali della Regione. Tale caratteristica (l’apertura al sistema Open Pass) è stata correttamente prevista nel bando di gara. Il Ctgsha avviato la campagna di tesseramento invernale con dovizia di mezzi raggiungendo il risultato di 170.000 euro di incassi in prevendita (contro i circa 20.000 della stagione precedente). Di questi circa 100.000 sono stati incassati dalla vendita della Skipass consortile. La richiesta di rimborso da parte delle altre due stazioni (Magnola – Campo Felice) sarebbe, quindi, nata anche con l’adozione dello stesso sistema Team Axess dei consorziati. Le due stazioni, hanno però richiesto al Ctgs, il pagamento per la sola stampa degli abbonamenti in anticipo rispetto alla ripartizione (gli incassi dello Skipass consortile sono proporzionali al numero dei primi accessi effettuati su ciascuna stazione)".

"Il piano di risanamento della società" si legge ancora "ha avuto il suo momento più visibile nella rinegoziazione a saldo e stralcio del debito verso le banche. Il Ctgs ha presentato, ricevendone l’approvazione dalla proprietà, un Piano di Risanamento che è stato esaminato ed approvato da tutti gli organi dell’Amministrazione (Assemblea dei Soci, Giunta, Commissione, Consiglio Comunale e, a valle, Corte dei Conti). Nonostante tale piano prevedesse da parte del Comune un “contributo” (non un prestito) straordinario il collegio sindacale e il revisore dei conti hanno ritenuto di considerare detto trasferimento come prestito da rimborsare".

"Quanto sopra" conclude Giuliani "anche in palese contraddizione con quanto richiesto dal Comune dell’Aquila che, con nota del 31 maggio 2017 (Prot. CTGS n. 1149) richiede la definizione di un piano di rientro per i debiti ammontanti complessivamente a € 1.051.930,87 non tenendo affatto in considerazione la somma di 1.450.000 euro richiesta invece dal Revisore e dal Collegio Sindacale. Questa scelta, quella di considerare detta cifra come prestito, porta all’aumento dei debiti verso il controllante ma, ripeto, non eisste nella realtà. Il tutto appare abbastanza singolare".

Ultima modifica il Venerdì, 10 Novembre 2017 22:08

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