La Giunta comunale ha approvato una delibera con cui si consente l’assegnazione degli alloggi del progetto C.a.s.e. o Map ai cittadini che fuggono dal regime dittatoriale del Venezuela.
"Nei primi mesi di lavoro di questa Amministrazione l'attenzione verso la crisi in Venezuela è stata massima, e il Consiglio comunale ha anche approvato un ordine del giorno sulla vicenda”. Ad affermarlo il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, e l'assessore alle politiche sociali Francesco Cristiano Bignotti che in una nota esprimono soddisfazione per il risultato raggiunto dall’Esecutivo. “Con un'apposita delibera di Giunta sono stati messi a disposizione 10 alloggi, tra C.a.s.e. e Map, per i cittadini italo-venezuelani, prioritariamente di origine abruzzese, che scappano dal paese sud americano per trovare rifugio nella nostra città".
La fondazione “Abruzzo solidale” che si occupa, tra le altre cose, di dare sostegno ai rifugiati italo venezuelani si occuperà di destinare gli alloggi a coloro che ne faranno richiesta. Sindaco e assessore ribadiscono come l’atto rappresenti “un passo importante di inclusione e solidarietà. Non si può restare indifferenti di fronte alla sofferenza di chi ha perso tutto, aiutare queste persone è un dovere morale. L'Aquila 'città accogliente' si misura con i fatti, con azioni come questa e altre che a breve verranno messe in atto nel campo della disabilità".
I dati della crisi venezuelana sono impressionanti: si stima che il 32 per cento della popolazione consumi due o meno pasti al giorno, il 52 per cento vive in condizioni di povertà estrema e più di 11mila bambini con meno di un anno sono morti per cause legate alla mancanza di cure opportune. La carenza di beni di prima necessità è ormai insostenibile. La comunità italo-venezuelana è molto corposa: tra quelli afferenti al registro ufficiale Aire e il resto dei cittadini italo-venezuelani, inclusi quelli senza doppio passaporto, il totale oscilla tra uno e due milioni, il 5 per cento circa dell’intera popolazione.