Dieci tra associazioni e istituzioni culturali aquilane sono ancora in attesa di essere pagate dal comune per gli spettacoli organizzati e portati in scena in occasione dell’edizione 2016 dei Cantieri dell’Immaginario.
La cifra per la quale il comune è esposto è all’incirca di 285 mila euro. Nonostante siano passati due anni e siano anche arrivati dalla Struttura tecnica di missione – la task force della Presidenza del Consiglio che coordina tutti gli uffici, locali e centrali, impegnati nella ricostruzione – le risorse per procedere ai pagamenti, l’amministrazione non ha ancora provveduto a liquidare le somme dovute.
I fondi sono quelli assegnati dalla delibera Cipe 49 del 2016, la famosa delibera che stanziava più di 10 milioni di euro in quattro annualità (2016, 2017, 2018 e 2019) per il sostegno alle attività culturali e alle iniziative per la promozione turistica dei comuni del Cratere.
La fetta del 2016 venne divisa in varie parti e la più sostanziosa andò proprio ai Cantieri dell’Immaginario, che, sulla base di un giudizio assegnato da una commissione di valutazione, ottennero il punteggio più alto e quindi anche il finanziamento più alto: 379 mila euro.
I progetti ammessi a finanziamento per l’allestimento del cartellone furono dieci e a presentarli furono altrettante istituzioni culturali, grandi e piccole.
Ad oggi, però, nessuna di loro risulta essere stata pagata. Si tratta, si badi bene, di soldi che questi enti hanno già anticipato di tasca propria e che sono stati anche rendicontati al comune.
Malgrado ciò, il dirigente del settore Politiche sociali e Cultura, Fabrizio Giannangeli, non ha ancora firmato la determina che sbloccherebbe i pagamenti.
Ecco l’elenco delle istituzioni culturali e i relativi contributi attesi: Teatro Stabile 49mila euro; Società concerti Barattelli 48mila euro; Teatro Zeta 20mila euro; Istituzione Sinfonica Abruzzese 35mila euro; Gruppo E-Motion 53mila euro; Libris in fabula 10mila euro; Teatrabile 9mila euro; Musica per la pace 9mila euro; Solisti Aquilani 42mila euro; Associazione Brucaliffo 8mila 900 euro.
All’interno degli enti coinvolti il malcontento è diffuso, anche se c’è chi, con un po’ fatalismo, si è messo da tempo l’anima in pace (“Si sa che in Italia la pubblica amministrazione è lenta a pagare, quei soldi prima o poi arriveranno”) e chi invece, specie tra i soggetti meno strutturati, non nasconde una certa preoccupazione.
Inutile dire, infatti, che, per le piccole associazioni, anche poche migliaia di euro possono fare la differenza tra la sopravvivenza e la morte.
La stessa impasse, a quanto ci risulta, si registra anche per i pagamenti degli spettacoli dell’edizione 2017, che, a questo punto, chissà quando arriveranno. Per il 2017, peraltro, la platea degli enti interessati è anche più ampia.