Gestione C.a.s.e. e Map, si cambia. L'assessore comunale al Bilancio, Lelio De Santis, che qualche giorno fa si era visto assegnare dal sindaco la relativa delega, ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha annunciato una serie di novità nell'amministrazione degli oltre 5 mila alloggi antisismici costruiti dopo il terremoto. Nel presentare questo nuovo corso, De Santis ha lanciato più di una sferzata al Comune, reo di essersi comportato, finora, in modo “inadeguato e dilettantesco”.
L'assessore non ha voluto fare nomi ma è abbastanza chiaro chi fossero i destinatari delle critiche: il suo precedessore, Alfredo Moroni, e Fabio Pelini, assessore con delega all'assistenza della popolazione, che, tra le altre cose, è stato tra coloro che hanno volutoe poi stenuamente difeso il tanto contestato censimento.
La nuova politica di gestione, che De Santis ha illustrato davanti ai giornalisti e ad alcuni rappresentanti del Consiglio Civico (associazione che raggruppa i comitati nati nei nuovi quartieri C.a.s.e., ndr), sarà improntata alla precisione, alla trasparenza e alla partecipazione.
“Intendo aprire una nuova fase” ha detto De Santis “La gestione delle C.a.s.e. e dei map è diventata, per il Comune, un problema enorme sul piano finanziario. E' evidente che così non possiamo continuare, occorre invertire la rotta e condividere le cose da fare con i cittadini”.
L'assessore ha ricordato l'entità del debito accumulato dal Comune, per ciò che riguarda le utenze, dal 31 marzo 2010 (momento in cui ci fu il passaggio di testimone con la Protezione civile), circa 10 milioni di euro. La scelta di prorogare di un altro anno il contratto con Manutencoop è stata, secondo De Santis, un'ulteriore ammissione di incapacità gestionale da parte dell'ente: “A causa della proroga dovremo sborsare altri 2 milioni e 700 mila euro a favore di Manutencoop e questo perché non siamo stati in grado di fare la gara per individuare il nuovo soggetto”.
Il primo passo da fare, secondo De Santis, è rendere la gestione più trasparente e partecipata, sia attraverso un potenziamento degli uffici esistenti sia attraverso un maggior sfruttamento del web come canale di comunicazione con i cittadini: “Faremo funzionare meglio lo sportello informativo e tutta la macchina comunale; creeremo, se necessario, un nuovo ufficio intersettoriale. Aumenteremo anche il numero dei cosiddetti “letturisti” (gli addetti alla lettura dei contatori, ndr) e li sottoporremo a dei corsi professionalizzanti, perché spesso le bollette sballate sono frutto di errori commessi in fase di lettura dei contatori. Le bollette, inoltre, saranno pubblicate e messe on line, a disposizione di chiunque vorrà verificarne l'esattezza”.
E a proposito di bollette, De Santis ha precisato che il pagamento di quelle arrivate in questi ultimi giorni, fissato in teoria entro il 30 novembre, potrà essere dilazionato al 10 dicembre: “Il Comune non deve comportarsi da esattore, da parte nostra c'è la massima disponibilità ad andare incontro alle necessità delle famiglie. Ma tutti dovranno pagare il dovuto”.
La situazione, ha ammesso De Santis, è complessa, anche perché ci sono una miriade di casi specifici. Come quelli degli assegnatari che non solo hanno pagato ma hanno versato addirittura più di quello che dovevano: “Abbiamo verificato che ci sono tante persone che hanno pagato più rate rispetto a quelle che erano tenuti a pagare: in totale sono 88 famiglie, la maggior parte delle quali rientrate nelle loro case. Ci sono 21 mila e 638 euro che il Comune ha incassato e che ora dovrà provvedere a restituire”.
Altra patata bollente è quella dei canoni di compartecipazione. A doverli versare, com'è noto, sono solo gli affittuari ma De Santis ha fatto sapere che c'è un altissimo livello di morosità (circa il 70%). Nei confronti degli inadempienti, ha dichiarato sempre l'assessore, il Comune userà il pugno di ferro: “Saremo inflessibili, chi non pagherà verrà sfrattato”.