Lutto nel mondo della cultura e della musica aquilano. E' a 58 anni Lucio Paolucci.
Artista completo, eclettico, straordinario protagonista della vita culturale cittadina, in anni di pura effervescenza creativa che sembrano lontanissimi, conosciuto anche per il lavoro con l'Istituzione sinfonica abruzzese, di cui era dipendente, Paolucci è stato stato colpito da infarto mentre era in montagna.
Alla famiglia, agli amici, a tutti coloro che gli hanno voluto bene, le condoglianze della redazione.
Il cordoglio dell'Istituzione Sinfonica
“L’Istituzione Sinfonica Abruzzese piange la morte del proprio dipendente Lucio Paolucci. Uomo di grande professionalità. Sempre disponibile per ogni evenienza del “suo” Ente. La sua ecletticità e sensibilità umana gli hanno fatto conquistare grandi simpatie e apprezzamenti. In questo senso rimane in noi un vuoto incolmabile. Alla sua famiglia vanno le nostre più sentite condoglianze”, così dichiara il Presidente ISA Antonio Centi.
“L’ho sempre considerato parte integrante dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese - aggiunge il Direttore Artistico, Ettore Pellegrino - un ingranaggio fondamentale perché l’ente funzionasse a dovere. Amico e uomo leale da oltre venticinque anni, la cui dignità e dedizione è stata fondamentale verso questa Istituzione”.
Pezzopane: "Spirito libero e gentile"
La deputata del Pd Stefania Pezzopane ha espresso con questa dichiarazione il dolore ed il ricordo di Lucio Paolucci.” Sapere che Lucio non c’è più, mi addolora e sorprende. E mi sembra così assurdo ed inconciliabile con la giornata bella ed importante del 25 aprile, lassù in montagna. Lucio Paolucci aveva la musica nell’animo, ed i colori visionari nello sguardo e aveva trovato la sua strada nella musica e nella pittura. Incontrare Lucio, fare 2 chiacchiere con lui, era sempre piacevole ed interessante.con i suoi stravaganti cappelli, la bicicletta in città, i colori delle sue bellissime giacche. Non so quante volte al termine di un concerto mi ha chiamata o l’ho chiamato io per recuperare il mio cellulare, gli occhiali o le chiavi della macchina che regolarmente dimentico. È proprio al concerto con Grazia Di Michele , dove ci siamo incontrati appena domenica scorsa, che mentre uscivo mi ha chiamata “Stefa’ , te lo sci’ ripigliato il cellulare? “ Ed io frugando nella borsa “Si si tutto a posto, stavolta l’ho preso” e insieme ci siamo fatti una sincera risata. Ti ricordo così, Lucio, affabile e sorridente. Ciao per sempre, Lucio caro. Condoglianze alla sua famiglia”