Sabato, 12 Maggio 2018 12:59

Strade chiuse, la Provincia dell'Aquila ribadisce: "Subito via ai lavori, riapertura entro quindici giorni". Ma il gruppo Motociclisti Aquilani inscena la protesta

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Entro quindici giorni, un mese al massimo, saranno riaperte tutte le 25 strade provinciali chiuse per motivi di sicurezza a fine aprile scorso per effetto di un'ordinanza dirigenziale.

A ribadirlo alla stampa, dopo gli annunci dei giorni scorsi, sono stati il presidente della Provincia dell'Aquila Angelo Caruso e i rappresentanti regionali e nazionali della Federazione italia motociclisti, Elvio Fortuna e Tony Mori, al termine di una riunione svoltasi ieri mattina all'Aquila nella sede dell'ente a via Monte Cagno.

"Stiamo sollecitando gli affidamenti alle società che dovranno fare gli interventi manutentivi" ha spiegato Caruso "In quindici giorni contiamo di realizzaere tutti gli interventi. Vogliamo accelerare al massimo i tempi, purtroppo tutte le imprese che realizzano asfalti sono impegnate, in questo momento, con il rifacimento delle strade per il passaggio del Giro d'Italia".

"La cartellonistica è già in corso di allestimento" ha precisato Caruso "la riasfaltatura invece partirà la prossima settimana. Le strade verranno riaperte man mano che verranno ultimati i singoli interventi. Ci sono strade che saremo in grado di riaprire in due giorni, perché hanno bisogno di interventi minimi. Non si dovrà attendere il compltamento di tutto il programma".

La chiusura, come detto, era stata disposta a fine aprile non da Caruso ma da un dirigente, Francesco Bonanni, che aveva interdetto del tutto l'accesso a 4 strade mentre per le altre aveva vietato il transito a biciclette e motocicli. Una decisione che aveva mandato su tutte le furie Federmotociclisti, costringendola a cancellare il Motogiro in programma il 6 maggio.

jemoAl momento non si sa ancora se la manifestazione potrà essere recuperata più in là. Intanto, stamane si è tenuta l'annunciata manifestazione di protesta indetta dall'associazione Motociclisti aquilani alla rotonda davanti l'ospedale San Salvatore. Decine di persone si sono ritrovate per ribadire la richiesta di apertura immediata delle arterie chiuse alle 'due ruote', chiudendo simbolicamente una buca nel terreno. 

Per l'esecuzione degli interventi di ripristino, la Provincia ha stanziato 580mila euro ma sono previsti altri 11 milioni per una serie di interventi strutturali.

Caruso è cosciente della brutta figura fatta e dei danni arrecati all'economia e all'immagine delle aree interne ma non se la sente di gettare la croce addosso a nessuno: "Avevamo chiesto alla struttura della Provincia di predisporci il programma delle Opere pubbliche, il bilancio e tutti gli allegati entro Pasqua e loro lo hanno fatto. Non ho mai parlato di colpe, ho sempre detto che vanno rispettati ruoli e responsabilità. Certo, non possiamo che manifestare insofferenza rispetto alla chiusura delle strade ma dire che è stata un'azione scellerata non ci va. Stigmatizziamo questo genere di affermazioni. Sicuramente il danno d'immagine c'è stato ma è un'immagine che tornerà presto a brillare e ciò accadrà solo nella nostra provincia, in tante altre aree rimarranno i segni del dissesto, del degrado, dell'abbandono, dell'incuria e dell'assenza delle istituzioni provinciali".

Ultima modifica il Sabato, 12 Maggio 2018 14:44

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