Entra nel vivo la terza edizione di "Officina L'Aquila, Incontri Internazionali". Dal 23 al 25 maggio, la rassegna internazionale di restauro e riqualificazione urbana, promossa e organizzata da Carsa srl, in collaborazione con Ance Abruzzo, insieme ad Ance L'Aquila, Ance Chieti, Ance Pescara, Ance Teramo, porterà in città esperti provenienti da tutto il Paese per inocntri sui temi legati alla ricostruzione post-sisma.
Nella consueta location dell'Auditorium del Parco, la tre giorni di dibattiti si presenta quest'anno in una veste rinnovata. Non solo edilizia, restauro, riqualificazione urbana, adeguamento energetico, sicurezza sismica, comunicazione nell'emergenza e turismo al centro degli incontri. Dal modello consolidato della ricostruzione del centro storico dell'Aquila, questa edizione di maggio intende estendere la riflessione sulle problematiche del post-sisma anche alle terre del Centro Italia martoriate dai terremoti degli ultimi anni e chiamate a rispondere a una sfida importante: rinascere sotto il profilo urbanistico e sociale, vincere la depressione economica che colpisce le comunità dopo una catastrofe naturale, avviare un processo virtuoso che porti a cambiare la mentalità corrente spostando l'asse dall'emergenza alla prevenzione e alla messa in sicurezza del territorio.
Ma l'avvio di un confronto con rappresentanti istituzionali, amministratori e professionisti impegnati nei vari crateri del Centro Italia e che si trovano oggi ad affrontare problematiche legate all'immediato post-sisma, è solo uno degli elementi di novità. Come spiegato stamane nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Palazzo Fibbioni da Oscar Buonamano, vice presidente dell'Ordine dei Giornalisti dell'Abruzzo e direttore editoriale di Carsa, Roberto Di Vincenzo, coordinatore di "Officina L'Aquila", Roberto Aloisio, astrofisico e professore associato presso il Gssi, e Raffaele Falone, vice presidente Ance Abruzzo, l'edizione di quest'anno servirà anche a fare il punto sullo stato della ricostruzione fisica e sociale a nove dal sisma, e ad avviare una riflessione sul futuro della città.
"L'Aquila ha ormai consolidato il suo modello di ricostruzione e il centro storico, anche grazie al bando Fare Centro, si sta lentamente ripopolando - ha spiegato Roberto Di Vincenzo- per questo, l'edizione di maggio di Officina L'Aquila, oltre alle riflessioni sui temi della ricostruzione, e l'avvio di un confronto con i professionisti del settore impegnati nei cantieri del Centro Italia, intende restituire ai cittadini i luoghi già ricostruiti, con l'organizzazione della festa finale della rassegna, la sera del 25 maggio, a Palazzo Cappa Cappelli".
Ma la riflessione sul futuro della città si intreccia inevitabilmente con il ruolo ricoperto dall'Università e dal Gssi, nell'ottica di trasformare L'Aquila in città della conoscenza. "L'alta formazione è la chiave della ricostruzione immateriale - ha spiegato Roberto Aloisio - il Gssi è uno dei pochi centri in Italia per dottori di ricerca, l'unico a sud di Pisa, una città attenta alla ricostruzione immateriale, oltre che fisica, non può non tenerne conto. A tal proposito abbiamo avviato con l'amministrazione un tavolo di confronto sugli alloggi equivalenti per acquistarli attraverso una Fondazione che nascerà a breve e trasformarli in infrastruttura per gli studenti dell'UNiversità dell'Aquila e del Gssi. Credo - ha concluso- che portare queste tematiche nell'ambito di incontri incentrati sul futuro della città sia fondamentale".
Primo appuntamento della rassegna, come di consueto, sarà l'educational tour riservato ai giornalisti, L'iniziativa, nata con l'intento di comunicare oltre i confini locali come avviene concretamente la ricostruzione di uno dei centri storici più estesi e importanti d'Italia, grazie ad un accordo con l'Associazione Stampa Estera di Roma, quest'anno vede 24 giornalisti accreditati per partecipare alla visita nei cantieri, di cui 19 stranieri. L'appuntamento verrà replicato il prossimo 30 giugno per i giornalisti locali e nazionali.
Infine, la rassegna dedicata alla ricostruzione e alla riqualificazione urbana sarà anche occasione per lanciare la realizzazione di un volume sulla ricostruzione che raccolga quanto è stato fatto in questi nove anni.