Mercoledì, 30 Maggio 2018 15:03

L'Aquila, la denuncia dei genitori: "Degrado e abbandono nella scuola di Sassa"

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I genitori dei bambini della scuola materna ed elementare di Sassa "G. Rodari" denunciano, in una nota, "il pessimo stato in cui versa, a causa di lavori eseguiti a settembre 2017 dal Comune, l'esterno della scuola e il giardinetto interno" e, in generale, la situazione di "totale abbandono e disinteresse" in cui li avrebbe lasciati l'amministrazione.

La nota completa

In qualità di rappresentanti dei genitori della scuola materna ed elementare di Sassa, scuola facente parte del circolo Rodari ed ubicata nel Musp, come tante altre scuole de L’Aquila da dopo il terremoto, a Pagliare di Sassa, volevamo denunciare la situazione di totale abbandono e disinteresse verso di noi come genitori e, soprattutto, verso i nostri bimbi da parte del Comune.

Da tempo abbiamo fatto, sia noi che la Dirigente, la richiesta che venga ripristinato il prato esterno ed interno, quest’ultimo usato dalle sezioni della materna come “valvola di sfogo” e quando le temperature all’interno del Musp raggiungono livelli troppo elevati.

Prato che era presente fino a Settembre dello scorso anno, ma completamente distrutto da dei lavori iniziati dal comune e mai portati a termine, lavori che hanno comportato, tra l’altro, anche la rimozione di alcuni alberi piantati negli anni scorsi dai genitori.

Come rappresentanti abbiamo fatto notare fin da subito la situazione e c’è sempre stato garantito che il tutto sarebbe stato risolto entro aprile/maggio: “Il prato sarà molto più bello di prima”, parola della dirigente scolastica dopo colloquio con comune, cosa confermata anche direttamente a noi dagli uffici comunali.

Pura fantascienza, oltre ad un veloce taglio di erbacce, sempre dopo vari solleciti, tra l’altro non raccolte e già ricresciute, non è stato eseguito nessun altro tipo di lavoro o benché minima preparazione del terreno per un’eventuale semina.

A questo punto ci chiediamo, che senso ha iniziare dei lavori a Settembre se non vengono portati a termine e poi bisogna ricominciare tutto da capo un’altra volta?

A tutti gli interpreti di questa vicenda chiediamo di assumersi le proprie responsabilità, non fare il solito gioco dello scarica barile, e di porre rimedio il prima possibile, in modo che il prossimo anno scolastico possa iniziare in un ambiente piu’ dignitoso ed accogliente, nell’attesa che venga costruita la nuova scuola, ma questa è un’altra storia.

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