Martedì, 12 Giugno 2018 15:18

L'Aquila, tassa sui rifiuti gonfiata per errore: annullata cartella all'azienda Ziaca

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Pagherà poco più di 80mila euro a fronte dei circa 600mila che gli chiedeva Equitalia.

A dodici anni dalla prima contestazione, il Comune dell'Aquila ha proceduto al parziale discarico della cartella di pagamento della tassa sui rifiuti Tarsu relativa alle annualità dal 2001 al 2005 a carico della Ziaca, l'azienda di carpenteria metallica dell'imprenditore Eliseo Iannini.

La revisione dell'importo è arrivata al termine di un braccio di ferro tra l'impresa e il Comune, passato anche per un ricorso alla commissione tributaria provinciale. La battaglia, tuttavia, per Iannini non finisce qui: l'imprenditore è infatti intenzionato a presentare una richiesta di risarcimento danni, visto che a causa di quella maxi cartella, per anni intere proprietà gli sono state ipotecate, con gravi conseguenze sull'attività d'impresa.

Alla clamorosa somma di circa 600mila euro si era arrivati per un controverso conteggio della superficie sottoposta a tariffazione: secondo la Ziaca la Tarsu era da applicare solo alle superfici destinati a uffici, visto che quelle utilizzate a uso industriale sono soggette a smaltimento dei rifiuti industriali.

Quello che interessò la società di Iannini non era l'unico caso, all'interno del nucleo industriale, così il Comune istituì una commissione ad hoc per l'esame di tali problematiche che arrivò a ridefinire la superficie da tassare, ridotta da 12.614 metri quadrati a 1.618.

Ma la notifica di quest'ultimo atto non è mai arrivata. Tanto da far lievitare l'importo, a causa di interessi e penali.

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