Mercoledì, 13 Giugno 2018 08:51

Rapina, tentata violenza, spaccio e ricettazione: 9 arresti a L'Aquila

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La Squadra Mobile della Questura di L’Aquila questa mattina ha eseguito, su delega della Procura, 9 misure cautelari, di cui 5 in regime di detenzione in carcere e 4 con divieto di dimora in questa provincia, e 24 perquisizioni in tutto il territorio aquilano (Avezzano e Sulmona) a carico di richiedenti asilo originari di Gambia, Nigeria, Ghana, Costa d’Avorio, Niger e Senegal.

Le indagini sono scattate dopo una rapina con tentativo di violenza sessuale, perpetrata nella notte del 25 novembre 2017, in danno di una ragazza residente a L’Aquila, mentre rientrava nella propria abitazione. Intorno alle 2 del mattino, la vittima era stata sorpresa alle spalle da uno sconosciuto che, dopo averla afferrata per il collo e tappatole la bocca, l'aveva trascinata all'interno di un fabbricato inagibile, puntandole un oggetto alla gola. Una volta all’interno, dopo averle intimato di consegnargli il telefono ed il denaro, l'uomo aveva iniziato a palparla finché, approfittando di un momento di distrazione, la vittima era riuscita a fuggire.

Nel corso delle indagini dirette ad identificare l’autore della rapina, individuato in un cittadino gambiano di 20 anni domiciliato presso una comunità per richiedenti asilo situata nelle vicinanze del luogo dell’aggressione, è andata delineandosi l’esistenza di un sodalizio criminale capeggiato da un 28enne gambiano, domiciliato all'Aquila e conosciuto alle forze dell’ordine per reati in materia di spaccio e ricettazione, soprattutto di telefoni cellulari rubati.

A seguito di una perquisizione effettuata presso il centro di accoglienza, dove il 28enne risultava domiciliato, sono stati rinvenuti degli apparati mobili muniti di sim-card intestate a soggetti inesistenti ed impiegati così da rendere difficile risalire all’identificazione dei diretti utilizzatori.

Le indagini, inoltre, hanno permesso di scoprire un’attività illecita di spaccio di sostanze stupefacenti diretta ai giovani, anche minorenni, che incontravano nel centro storico cittadino, in pieno giorno e nei pressi dei palazzi in ricostruzione. I pusher si presentavano agli incontri a bordo di biciclette, in modo da dileguarsi per i vicoletti del centro, sottraendosi facilmente al controllo in caso di intervento da parte della Polizia.

Le perquisizioni effettuate hanno interessato cittadini extracomunitari richiedenti asilo, domiciliati oltre che nel territorio del capoluogo abruzzese, anche residenti a Firenze e Roma, entrati in affare con il gruppo criminale indagato.

Gli arrestati comunicavano tra loro nei dialetti dei loro paesi - mandingo, wolof - o in broken english. E' stato grazie all'aiuto di alcuni loro connazionali, che hanno collaborato alle indagini traducendo queste conversazioni, che la polizia è riuscita a incastrarli.

"Un aspetto fondamentale dell'indagine" ha affermato in conferenza stampa il capo della Squadra Mobile dell'Aquila Tommaso Niglio "è la collaborazione che abbiamo avuto, anzitutto dalla vittima della rapina e del tentativo di violenza, che ha riconosciuto senza esitazioni il suo aggressore da una foto che le abbiamo mostratio. E poi c'è stata la collaborazione dei connazionali  degli arrestati, che ci hanno aiutato a tradurre le conversazioni telefoniche e via chat. Se non ci fossero stati loro non saremmo riusciti ad arrivare a questo risultato".

I nomi degli arrestati che risiedevano all'Aquila: Lamin Sanyang e Abdallah Sonko, entrambi nati in Gambia e entrambi domiciliati nel centro di accoglienza Eureka di Avezzano; Onye Buchi Harry, nato in Nigeria e residente all'Aquila nella Caritas di Paganica; Amfaal Jobe, nato in Gambia e residente all'Aquila nel Cas Fraterna Tau di via Roma; Baki Mohammed Joel Sangare, nato in Costa d'Avorio e residente nel Cas Fraterna Tau di via Roma; Camara Bully, nato in Gambia e domiciliato nel centro di accoglienza Eureka a Avezzano; Abdullah Cobry, nato in Ghana e residente all'Aquila nel Cas Fraterna Tau di via Roma; Victor Osayande, nato in Nigeria, residente all'Aquila nel Cas Fraterna Tau di via Roma e domiciliato nella struttura Ip Ab Casa della Santa Annunziata di Sulmona.

Ultima modifica il Mercoledì, 13 Giugno 2018 14:13

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