Lunedì, 25 Giugno 2018 11:32

Ex Sercom, la proposta di Colantoni: "Si crei una industria del legno e dell'arredo"

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"Da un sopralluogo effettuato presso i capannoni della ex Sercom, che ha un'estensione di 11.000 mq sito a Pagliare di Sassa, ho preso atto che gli stessi sono stati destinati a magazzino per ricovero dei puntellamenti dismessi: all'interno si trovano tonnellate di tubi innocenti, migliaia di morsetti di ferro e centinaia di metri cubi di legname".

Parole del consigliere comunale di Forza Italia, Ferdinando Colantoni. "Sappiamo che i puntellamenti dei fabbricati - sottolinea - sono costati allo Stato diversi milioni di euro; se il Comune recuperasse un 10 - 15% di questi valori, potrebbe prevedere in bilancio consistenti entrate. Sono certo che ci sia un dettagliato inventario dei materiali che entrano. Confido altresì in un bando pubblico che metta in vendita tali materiali".

Fatta questa premessa, Colantoni ha inteso proporre un migliore utilizzo dei capannoni ex Sercom; in sostanza, il consigliere forzista ritiene che se l'immenso capannone, già proprietà del Comune dell'Aquila, "venisse destinato a creare un'industria nella filiera del legno e dell'arredo si creerebbe un altro importante polo di interesse per l'economia della città creando così nuovi posti di lavoro per manodopera specializzata, artigiani e operai".

La presa di posizione viene a valle "di una ricerca di mercato - ha tenuto a chiarire Colantoni - che vede la filiera del legno costituita da piccole e medie imprese, con fatturato medio annuo al di sotto dei due milioni di euro; parliamo di quasi 80.000 imprese in tutta Italia concentrate soprattutto in Brianza, in Veneto, in Friuli Venezia Giulia, in Emilia Romagna e nelle Marche che insieme danno lavoro a 320.000 addetti e che, nel 2017, hanno generato un fatturato di 41,5 miliardi di euro, pari al 5% del PIL nazionale. Inoltre è un settore che conferma una forte vocazione per l'export vista la forte richiesta di artigianato 'Made in Italy' che arriva da tutto il mondo comprendendo anche i paesi dell'est asiatico come la Cina e il Giappone, senza sottovalutare la richiesta di infissi, portali e porte, che attualmente il territorio aquilano e tutti i comuni del centro Italia, facenti parte del cratere sismico, richiedono".

Dunque, "perché non presentare un progetto per dare una simile destinazione alla ex Sercom?" si domanda Colantoni; ma soprattutto, "perché non dare una simile opportunità alla città dell'Aquila che tanto ha bisogno di risollevare la sua economia, di creare nuovi posti di lavoro e soprattutto di emergere per affermare la sua posizione di Capoluogo di Regione?".

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