Auto troppo veloci sul rettilineo per Preturo.
La denuncia viene dal consigliere del Ctp della frazione del comune dell'Aquila Giammarco Cianca, che scrive:
"Per ammirare la velocità percorsa all'autodromo di Monza, non serve andare poi così lontano", afferma Giammarco Cianca, Consigliere del CTP n.4 di Preturo".
"La situazione è surreale, un tratto di strada che ha come velocità massima consentita i 50 km/h, viene percorso al doppio del limite", sostiene Cianca "l'incidente avvenuto qualche giorno fa, fortunatamente senza problemi, è solo uno dei tanti che si sono registrati su questo rettilineo e che continueranno a registrarsi se non cambierà nulla, arrivando anche a conseguenze mortali, come già successo in passato. Si sa in Italia, finché non si arriva alle tragedia, non si fa nulla".
"La tematica della pericolosità del rettilineo di Preturo, che collega anche con il noto Aeroporto dei Parchi, è stato tema discusso in sede di assemblea del Consiglio Territoriale di Partecipazione, ma senza esiti in merito".
"Anche il tratto di strada principale che attraversa il paese, Via Amiternina, vive una situazione simile, con velocità elevate, soprattutto nei pressi della Fontana Monumentale, frequentata da ciclisti".
"Si è parlato di inserire dei dossi artificiali, per rallentare i conducenti, ma essendo il rettilineo l'unico collegamento diretto e il più veloce tra la città e il paese, per il passaggio dei mezzi di soccorso pubblico, è un'ipotesi da dover scartare", prosegue il Consigliere "a questo punto l'unica alternativa, che sembra la più efficace, è l'installazione degli autovelox, per stroncare questa piaga che affligge da anni il comprensorio preturese e che miete vittime quasi ogni anno."
Cianca fa poi riferimento anche alle imminenti elezioni dell'A.D.U.C. (ex A.S.B.U.C.), previste nel 2019, "sarà uno dei punti fermi del programma far sì che vengano presi dei provvedimenti, tali da ristabilire e restituire serenità alla popolazione, in un territorio che ha visto per fin troppo tempo disinteresse, eventi organizzati per voti e una socialità lasciata a se stessa, nelle frazioni che ormai si trasformano in veri e propri dormitori."