Una giovane donna di 31 anni, V. B., originaria di Arischia, è stata trovata morta nel complesso di case popolari della popolosa frazione aquilana, nel salone dell'alloggio assegnato alla sua famiglia che, tuttavia, era stata evacuata nel marzo scorso a seguito del divampare di un incendio nei garage [qui, la cronaca dei fatti accaduti in marzo] e trasferita nei Map.
A quanto si apprende, la donna è stata rinvenuta dal fratello in una pozza di sangue, con diverse ferite da taglio.
Sul posto i Carabinieri e la Polizia Scientifica che ha provveduto ai rilievi per stabilire la dinamica dell'accaduto e le cause del decesso; ad Arischia sono giunti il pm Fabio Picuti e il capo della Squadra mobile Tommaso Niglio. La procura ha aperto un'inchiesta.
"Stiamo verificando alcune tracce rinvenute sul posto: per ora, abbiamo il cadavere di una ragazza e dobbiamo accertare bene le cause della morte", le poche parole di Niglio. "D'accordo con la Procura, svolgeremo i dovuti approfondimenti".
Non si esclude alcuna pista, neppure l'omicidio, sebbene il corpo sia stato ritrovato accanto ad una finestra rotta e le ferite sembrerebbero compatibili con i vetri sparsi a terra. D'altra parte, è stata rinvenuta una chiave spezzata nella serratura della porta d'ingresso, il che lascerebbe pensare che la donna, rimasta chiusa fuori dall'abitazione, abbia tentato di entrare forzando la finestra - l'alloggio è ubicato al primo piano - ferendosi a morte.
Sarà l'autopsia, comunque, prevista per venerdì, a fare chiarezza sulle cause e sull'orario del decesso. Niglio ha confermato, tuttavia, che non ci sono segni "che possano far pensare a colpi mortali inferti da terzi. L'autopsia chiarirà se si è trattato di un incidente dovuto al tentativo di entrare dalla finestra o, magari, di un malore".