Nel silenzio generale, il progetto Case e Map continua a produrre debiti ingenti a carico del Comune e, quindi, della collettività aquilana.
"Le mie precedenti e numerose sollecitazioni sui ritardi e sulle omissioni nella riscossione dei canoni e delle utenze, sono rimaste inascoltate e, forse, produrranno solo a breve una delibera di Giunta per avviare la riscossione delle utenze, ferme al febbraio 2017", la denuncia del consigliere comunale Lelio De Santis.
È evidente che questo ritardo nel calcolo del consumo del gas comporterà l'emissione di megabollette di migliaia di euro che, anche se rateizzate, gli inquilini avranno grosse difficoltà a pagare. "Avverrà esattamente quello che si verificò con la precedente giunta comunale, che tardò nell'operazione di emissione delle bollette fino al 2012 e poi furono emesse bollette salate e pesanti per i consumi di gas e per i canoni di affitto, creando serie difficoltà per i pagamenti, nonostante la rateizzazione", ha aggiunto De Santis.
Ancor più serio è il problema dell'irrisolta questione della transazione con Banca Sistema, di cui abbiamo scritto diffusamente su NewsTown, "nonostante le dichiarazioni dell'assessore al Bilancio che aveva annunciato, mesi orsono, una rimodulazione. Ad oggi, l'amministrazione comunale è totalmente inadempiente rispetto all'intesa sottoscritta e ha pagato con fondi di bilancio solo 20 delle 32 rate mensili da 273mila euro, l'ultima delle quali risale ad aprile 2018. È altrettanto preoccupante la situazione finanziaria nei confronti del soggetto gestore della fornitura dell'energia e della manutenzione, società Antas, che riscuote un canone di circa 3 milioni l'anno, senza che ci sia l'adeguata copertura dei costi, considerato che il Comune sta incassando dalla riscossione una media mensile di circa 40mila euro".
D'altra parte, "la riscossione delle utenze è lasciata alla libera volontà degli inquilini e, anche in presenza di acclarate ed ingiustificate morosità, l'Avvocatura comunale non procede con azioni di recupero conseguenti e ferme, fino alla revoca dell'alloggio, con la conseguente convinzione, da parte di tanti 'furbetti' che non pagare non crea problemi. Continuano a corrispondere quanto dovuto solo gli onesti e le persone perbene. In passato, per molto meno, la Corte dei Conti si occupò del problema. Ecco perché non posso tacere rispetto a ritardi di azioni amministrative, che mettono in seria difficoltà le casse comunali".