Giovedì, 04 Ottobre 2018 13:42

Aied Free Week-end, in quattro anni duemila controlli gratuiti

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Si chiude la VII edizione dell'AIED FREE WEEK-END, l'evento dedicato alla prevenzione dei tumori femminili che, da quattro anni, apre le porte degli ambulatori del Consultorio AIED dell'Aquila per screening e visite gratuite.

Grazie alla costituzione di una rete territoriale che ha coinvolto il consultorio, i volontari e i dottori del centro senologico dell'ospedale San Salvatore e grazie al contributo della Fondazione Carispaq che, fin dalla prima edizione, sostiene l'iniziativa, si è riusciti a realizzare moltissime prestazioni per far fronte all'utenza.

Sull'importanza e sul bisogno della iniziativa i numeri parlano chiaro. È di 2.100 prestazioni completamente gratuite, tra visite senologiche ed ecografie mammarie, il bilancio complessivo delle sette edizioni dell'evento realizzate in quattro anni. Soltanto nel 2018, sono state duecento duecento le visite senologiche e duecento le ecografie mammarie gratuite realizzate dalle dottoresse Marica Mascio e Daniela Iannucci del Servizio di Senologia dell'AIED, in collaborazione con il dottor Walter Resta e con la supervisione del dottor Alberto Bafile, Responsabile U. O. Chirurgia Senologica Ospedale S. Salvatore dell'Aquila.

I dettagli dell'iniziativa sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla presenza di Alessia Salvemme, Presidente AIED L'Aquila, Marco Fanfani, Presidente Fondazione Carispaq, Alberto Bafile, Responsabile U. O. Chirurgia Senologica Ospedale S. Salvatore dell'Aquila, dello staff medico dell'AIED e dei rappresentanti delle Associazioni cittadine che hanno collaborato.

"Questa ultima edizione si è rivolta a donne esposte a fragilità sociali o economiche segnalate da associazioni cittadine che si occupano di famiglie in difficoltà -ha affermato Alessia Salvemme- Le collaborazioni con la Croce Rossa dell'Aquila, Caritas parrocchiale San Giovanni Battista e Fraterna Tau Onlus sono state preziose per creare un ponte tra noi e queste donne. Il senso più autentico di giustizia sociale deve impedirci di cadere nella tentazione di ignorare le fragilità e le sofferenze e deve spingerci a creare una rete solidale accogliente”.

Fondamentale anche la collaborazione con l'ospedale San Salvatore, non soltanto per il supporto logistico. Il contributo dei medici del Centro di Senologia ha permesso infatti di ampliare il servizio offerto dall'Aied per far fronte ad un'utenza sempre maggiore. Soltanto la Croce Rossa dell'Aquila, ha spiegato Anna Ciccone, assiste circa 700 famiglie in difficoltà, la maggior parte delle quali ignoravano l'esistenza dei programmi di prevenzione dei tumori femminili. Inoltre, le tariffe agevolate per donne in difficoltà previste dal servizio pubblico nell'ambito dei programmi di prevenzione, non sempre funzionano, considerando anche i tempi di attesa lunghissimi per le visite senologiche. Il problema principale è la disinformazione.

A confermarlo Annamaria Continenza della Caritas parrocchiale San Giovanni Battista. "Assitiamo diverse famiglie -ha affermato Continenza- e abbiamo riscontrato casi di persone in età avanzata che non si erano mai sottoposte a controlli. Per molte famiglie la salute è all'ultimo posto, soprattutto quella delle donne che, quando sono informate, spesso rifiutano di effettuare i controlli. La mediazione svolta dalle associazioni nell'ambito di questa iniziativa promossa dall'Aied, è stata fondamentale perchè manca la conoscenza di determinati canali e dell'importanza della prevenzione".

Concetto ribadito dal presidente della Fondazione Carispaq, Marco Fanfani. “Fare cultura vuol dire anche creare le condizioni perché il concetto di prevenzione possa arrivare a quella fascia della popolazione più debole e meno facilmente raggiungibile – ha affermato – Sosteniamo l'AIED Free Week-end ormai da quattro anni proprio per la capacità di questa iniziativa di costruire un network di persone, professionisti, associazioni in grado di coinvolgere le donne che si trovano in stato di maggiore bisogno. La crescita culturale rimane il primo obiettivo di prevenzione che continuiamo a portare avanti insieme all'AIED. Non abbiamo l'ambizione di sostuirci al pubblico -ha concluso Fanfani- ma possiamo mettere in pratica interventi esemplari sulle criticità o le mancanze che riscontriamo”.

Il carcinoma alla mammella è la neoplasia più frequente nelle donne (25% di tutti i cancri) ed è la prima causa di morte per tumore nelle donne italiane. Accanto ai dati allarmanti sull'incidenza tuttavia, ci sono anche dati che suggeriscono come, nella cura del tumore al seno, la diagnosi precoce sia fondamentale.

Sulla necessità di un piano di prevenzione dei tumori femminili è intervenuto il dott. Bafile. "La sopravvivenza dopo la diagnosi è un indicatore importante dell'efficacia del sistema sanitario nei confronti del tumore – ha affermato Alberto Bafile - la sopravvivenza infatti è fortemente influenzata dalla diagnosi precoce e dalla terapia. Il dato italiano parla di una sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi dell'87% con punte di oltre il 90% in base all'età. Questi dati evidenziano bene come la prevenzione secondaria di primo livello che facciamo con le visite senologiche e le ecografie mammarie sia uno strumento prezioso in grado di influenzare significativamente la sopravvivenza delle persone malate".

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