Mercoledì, 08 Gennaio 2014 07:38

Tangenti, bufera sul Comune: 4 arresti, tra gli altri Tancredi e Placidi

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Gli agenti della Squadra Mobile della Questura dell'Aquila, con la collaborazione di quella di Teramo e di Perugia, hanno eseguito quattro misure cautelari in regime di arresti domiciliari, più altre perquisizioni, in ditte, abitazioni e nelle stanze del Comune di L'Aquila nei confronti di attuali ed ex assessori oltre che di funzionari pubblici aquilani ritenuti responsabili, a diverso titolo insieme a imprenditori, tecnici e faccendieri, di millantato credito, corruzione, falsità materiale e ideologica, appropriazione indebita su appalti legati alla ricostruzione.

Le indagini, iniziate nel novembre del 2012, hanno svelato l'esistenza di un sistema corruttivo, secondo il quale alcuni imprenditori interessati ai lavori per la ricostruzione post terremoto fornivano illecite dazioni, quantificate in circa 500mila euro, elargite nei confronti di funzionari pubblici quale contropartita per l'aggiudicazione di appalti relativi a lavori di messa in sicurezza di edifici danneggiati dal sisma del 2009 (tra cui Palazzo Carli, sede dell'Universita' di L'Aquila, nella foto). E' stata altresì accertata l'appropriazione indebita della somma di circa 1,2milioni di euro, da parte di alcuni indagati, relativa al pagamento di taluni dei suddetti lavori. I fatti-reato commessi a L'Aquila, si riferiscono al periodo che va da settembre 2009 a luglio 2011. Sui puntellamenti a Palazzo Carli, NewsTown aveva già scritto

L'operazione e' stata denominata "Do ut Des", per sottolineare come gli indagati, attuali ed ex funzionari pubblici locali, avessero creato un sistema di tangenti ben radicato nel tempo e sul territorio aquilano, al fine di ottenere delle dazioni di denaro per l'aggiudicazione di alcuni appalti relativi a lavori di messa in sicurezza di edifici danneggiati dal sisma del 2009. Quaranta gli agenti impiegati. Alcuni indagati, inoltre, si sono indebitamente appropriati, previa contraffazione della documentazione contabile, della somma di circa 1.250.000 euro, relativa al pagamento di parte dei lavori. Sono state eseguite numerosi perquisizioni, anche in uffici pubblici, ed i reati commessi nel capoluogo abruzzese si riferiscono al periodo compreso tra settembre 2009 a luglio 2011.

Le perquisizioni si stanno concentrando in studi professionali ma soprattutto negli uffici del Comune dell'Aquila in cui sono custoditi i progetti e i finanziamenti del post-terremoto. Secondo fondi investigative, uno dei funzionari coinvolti si sarebbe fatto regalare da alcune ditte impegnate nei lavori edili di ricostruzione, moduli abitativi provvisori (Map) che sarebbero poi stati rivenduti.

Nell'indagine sulla ricostruzione post-terremoto del 2009, tra gli indagati c'e' anche il vicesindaco dell'Aquila Roberto Riga, con delega proprio alla ricostruzione. Agli arresti domiciliari invece l'ex consigliere comunale Pierluigi Tancredi e l'ex assessore Vladimiro Placidi. Le indagini, effettuate da personale della Squadra Mobile dell'Aquila, sono partite dai lavori di puntellamento dopo il terremoto devastante del 6 aprile del 2009 di Palazzo Carli, sede del Rettorato, nel centro storico della città.

Attraverso le intercettazioni telefoniche e movimentazioni bancarie gli investigatori hanno "fotografato" l'esistenza di un presunto sistema di tangenti, radicato nel tempo e nel territorio, in particolare per i lavori di messa in sicurezza di edifici danneggiati. "Il reato piu' grave accertato - ha detto il capo della Squadra Mobile dell'Aquila Maurilio Grasso - e' quello della corruzione, in cui imprenditori fornivano tangenti per potersi aggiudicare gli appalti post sisma".

 

Gli arresti

Pierluigi Tancredi, aquilano, più volte assessore nelle giunte di centrodestra, all’epoca dei fatti Consigliere Comunale di opposizione, attuale dirigente Asl 1;

Daniela Sibilla, all’epoca dei fatti dipendente e collaboratrice del consorzio dei beni culturali della provincia di L’Aquila;

Vladimiro Placidi, aquilano, all’epoca dei fatti Direttore del Consorzio dei beni culturali della Provincia dell’Aquila ed anche Assessore alla ricostruzione dei beni culturali del Comune di L’Aquila;

Pasqualino Macera, originario del teramano, all’epoca dei fatti Funzionario Responsabile Centro-Italia della Mercatone Uno s.p.a.

Le misure cautelari sono state disposte dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta dei sostituti procuratori della Repubblica dell’Aquila Antonietta Picardi e David Mancini, coordinati dal procuratore della Repubblica Fausto Cardella

 

Gli indagati

Oltre al vicesindaco Roberto Riga, gli altri indagati sono Mario Di Gregorio, 45 anni, direttore del settore Ricostruzione pubblica e patrimonio del Comune dell'Aquila, all'epoca dei fatti funzionario responsabile dell'ufficio Ricostruzione; Fabrizio Menestò, 65, ingegnere di Perugia, all'epoca direttore e progettista dei lavori per le opere provvisionali di messa in sicurezza di palazzo Carli, sede del rettorato dell'Università dell'Aquila; Daniele Lago, 40, imprenditore di Bassano del Grappa, Ad della Steda Spa, aggiudicataria di alcuni appalti.

Sono 13 le perquisizioni, svolte presso alcune ditte, abitazioni private e dentro gli uffici del Comune dell'Aquila.

 

I primi provvedimenti politici

Il vicesindaco Roberto Riga ha annunciato durante la conferenza stampa in Comune le sue dimissioni. Inoltre, il dirigente a incarico del settore ricostruzione pubblica Mario Di Gregorio, anch'egli indagato, è stato sospeso dall'incarico.

 

Ultima modifica il Mercoledì, 08 Gennaio 2014 15:40

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