Accorpamento della Fillea Cgil Abruzzo e della Fillea Cgil Molise, e conferma di Silvio Amicucci a segretario generale della nuova e più ampia realtà confederale, che rappresenta nelle due regioni oltre 13 mila lavoratori del comparto dell’edilizia, del legno e dell’industria estrattiva.
Questi due dei passaggi salienti di “Il lavoro è”, primo congresso del sindacato celebrato oggi all’Hotel Villa Medici di Lanciano (Chieti).
Il completamento dell’iter di accorpamento è stato votato dai delegati all’unanimità, la conferma di Amicucci a larghissima maggioranza.
''Ringrazio per la fiducia rinnovata, darò tutto me stesso per meritarla", il commento a caldo di Amicucci.
Sono intervenuti al congresso il segretario nazionale Fillea Cgil, Gianni Fiorucci, il segretario generale Cgil Abruzzo-Molise Sandro Del Fattore, e ovviamente il segretario regionale riconfermato Amicucci. E ancora il docente di diritto internazionale dell'Università di Teramo Pietro Gargiulo, il coordinatore regionale Inca Cgil Sandro Giovarruscio, il segretario generale Sunia, Giuseppe Carminelli.
Amicucci, entrando nel merito dell'accorpamento, ha spiegato che “la scelta nasce dalla necessità di presidiare con ancora più efficacia due territori, l’Abruzzo e il Molise, regioni che hanno tanti tratti in comune. Entrambe vivono infatti la crisi delle aree interne, entrambe sono attraversate da una crisi economica e produttiva, entrambe subiscono il calo demografico, i nostri giovani se ne vanno via verso altre aree più sviluppate, all'estero in cerca di occupazione e di lavoro. Il Molise ha bisogno di essere infrastrutturato, mentre l'Abruzzo ha bisogno soprattutto di ammodernare le sue infrastrutture’’.
Tanti i temi toccati negli appassionati interventi dei relatori durante il congresso, che riguardano non solo il settore edile, ma in generale la politica economica e sociale dell’intero Paese, e che sono centrali nel documento programmatico “Il lavoro è” approvato da oltre il 99 per cento dei delegati.
Nel suo intervento il segretario nazionale Fiorucci ha evidenziato, al fine di risollevare le sorti di un settore in crisi, quello edilizio, la necessità di rilanciare ‘’il progetto Casa Italia che intende riqualificare e mettere in sicurezza l’intero patrimonio abitativo italiano, messo a punto dal precedente governo anche con la nostra collaborazione, ma che non sembra essere una priorità per il nuovo governo’’.
Forte e chiaro poi il messaggio del segretario generale Cgil Abruzzo e Molise Del Fattore al nuovo esecutivo regionale che uscirà dalle elezioni del febbraio 2019: “prioritario per la nuova classe dirigente che uscirà dalle elezioni sarà quella di utilizzare al meglio e in tempi stretti le risorse pubbliche disponibili per adeguati investimenti nella messa in sicurezza del territorio, a partire da scuole, ospedali, centri abitati, l'unica strada per risollevare un settore strategico, come é l’edilizia per l’intera economia”.
In più di un intervento, a cominciare da quello introduttivo di Amicucci, e a seguire quelli dei delegati sindacali, è stato lanciato l’ennesimo allarme sui dati, in preoccupante aumento relativo alle morti bianche, infortuni e malattie professionali nei cantieri, nonostante in Italia scendano occupati e ore lavorate. È stata ribadita a tal proposito la necessità del riconoscimento giuridico del reato dell'omicidio nei luoghi lavoro così come è stato riconosciuto l’omicidio stradale. E ancora, occorre una lotta più incisiva al caporalato e al lavoro nero, ai rischi di infiltrazioni mafiose negli appalti, al massimo ribasso nelle gare, e al dilagare dei subappalti.
Si inquadra in questo tema la battaglia della Fillea volta a far si che sia nuovamente adottato, al posto del Documento unico di regolarità contributiva on line, il Durc di Congruità, anche per la ricostruzione post-sisma Abruzzo 2009, come accade per i terremoti del centro Italia 2016-2017, al fine di rendere efficaci i controlli sul numero di lavoratori nei cantieri. Obiettivo possibile anche attraverso una semplice delibera di Giunta da parte della Regione Abruzzo.
Dal congresso forte e chiaro è arrivato poi l'appello per adeguati investimenti pubblici per realizzare e ammodernare infrastrutture utili e strategiche. La Fillea si schiera a tal proposito per la necessità di sbloccare nel più breve tempo possibile i 3,1 miliardi di euro previsti nel Piano economico finanziario presentato nel 2014 per adeguare sismicamente le autostrade A24 e la A25.
Solidarietà è stata infine espressa con un lungo applauso dell'assemblea al sindaco di Riace Domenico Cusano che ha sottolineato Amicucci, “aveva avviato con grande successo un modello d’integrazione, e forse per questo ha dato tanto fastidio''.
A margine del congresso è stato possibile visitare la mostra “Mai indifferenti”, con pannelli fotografici che percorrono la tragedia delle leggi razziali durante il regime fascista.